Stomachion

mercoledì 26 agosto 2020

Topolino #3378: Uno sprint in ritardo

Domenica mi sono dedicato alla risistemazione dei Topolini ammucchiati in varie parti della casa nel corso degli ultim 3-4 anni. La sera e per tutto il lunedì sono stato un po' fuso, con le ossa rotte e così, mentre il lavoro, pur dalla Calabria, riprende, ho rimandato la scrittura della recensione del Topolino #3378 fino all'ultimo giorno disponibile (all'incirca...).
Iniziamo con la seconda e ultima parte de L'identità perduta, di Vito Stabile e Marco Rota. La seconda puntata, strutturata come una classica avventura esotica a metà strad tra Carl Barks e Rodolfo Cimino è anche più debole ed egmontiana rispetto alla prima parte. Ad esempio stona un po' la presenza di un guardiano vero e proprio di fronte la porta della città perduta cercata dai paperi. Inoltre il ritmo della storia risulta piuttosto sbrigativo, cosa forse anche comprensibile se consideriamo che Rota non è, effettivamente, un artista a inizio carriera. D'altra parte le incertezze nel tratto non inficiano comunque sulla gradevolezza del prodotto finale, impreziosito da una splendida splash page che riassume non solo la storia di Paperone, ma anche la carriera stessa di Rota, sia come copertinista di Zio Paperone (alcune illustrazioni, infatti, richiamano a quelle realizzate per la storica rivista disneyana), sia come autore, grazie al cameo di MacPaperin, peraltro citato anche in un'altra vignetta.
Il numero si chiude, poi, con il terzo episodio di Fast Track Mickey: Claudio Sciarrone da un lato lancia Topolino nel fantastico mondo delle corse e del drift, quello reale, dall'altro sviluppa in parallelo la trama delle corse clandestine che tormentano il cantiere edile in costruzione e minano la credibilità di un mondo bello e appassionante. Sciarrone, fino a qui, ha dimostrato non solo passione e competenza verso questo mondo, ma anche grande intelligenza nel gestire la trama e i personaggi. Il finale della storia, tra due settimane, è decisamente molto atteso!

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