Dopo un grande dolore si prova
un sentimento composto -
i nervi si fanno solenni, come tombe -
e il cuore, freddo, si chiede
se in lui, davvero, si è aperta una ferita -
e se è accaduto ieri o secoli prima.
I piedi si muovono meccanici
per una via di legno -
se di terra, d'aria o d'altro
indifferenti -
un appagamento di quarzo, come pietra.
Questa è l'ora di piombo.
Chi sopravvive la ricorda
come gli assiderati ricordano la neve -
il gelo prima, poi lo stupore,
e infine l'abbandono.
(di Emily Dickinson, trad. Alessandro Quattrone)
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