L'ultima gara del mondiale di Formula1 si conclude in gloria per la Ferrari: Rubens Barrichelo vince il GP del Giappone (circuito di Suzuka), mentre Schumacher, con l'8.o posto (partito 14.mo e finito anche ultimo a causa di una toccata con il rientrante Sato) vince il suo 6.o (4.o consecutivo) titolo mondiale. Infine la Ferrari ottiene il 5.o titolo costruttori (il più importante) consecutivo: non si poteva chiedere di meglio!
La gara è stata emozionante: su una pista umida gli pneumatici Micheline avevano dato a Montoya, nei primi giri della gara, un buon vantaggio che aveva di poco superato i 4 secondi. Poi, poco prima della rottura del colombiano, Barrichello aveva iniziato il suo recupero che, molto probabilmente, avrebbe portato ad una lotta per la vittoria in pista. Mentre il solo che, dietro, riusciva a tenere, almeno fino al 1.o pit stop, il ritmo del brasiliano era Alonso, dopo la sua uscita, anche lui per guasto meccanico, non c'è stato nessun altro in grado di impensierire il dominio di Barrichello, che ha gestito la gara fino alla meritatissima vittoria finale. Il podio è stato, quindi, completato da Raikkonen e Culthard, i due piloti McLaren.
Nelle retrovie, intanto, Schumacher ha lottato con tutte le sue forze per arrivare almeno all'8.o posto, difeso con i denti dai ripetuti attacchi del fratello Ralf, con cui hanno poi avuto un lieve scontro in cui il secondo ha avuto la peggio. L'uscita, per cambiare il musetto, del tedesco della Williams ha quindi dato a Schumi la possibilità di gestire gli ultimi giri fino all'apoteosi finale e al suo 6.o titolo piloti.
Questa stagione, appena conclusa, riserva per la prossima ottimi spunti di riflessione, iniziando dalla Williams che avrà l'arduo compito di riconfermarsi come prima sfidante della Rossa, che a sua volta dovrà dimostrare di non volersi accontentare. Nel mezzo la McLaren, chiamata a realizzare finalmente una macchina competitiva (e possibilmente ad iniziare con una nuova vettura la prossima stagione per non perdere troppo terreno, considerando che le nuove regole ormai saranno state assimilate da tutti), senza dimenticare la Reanult che, con Alonso e Trulli, sicuramente, proverà ad inserirsi almeno nel discorso della vittoria parziale.
Tra le piccole potrebbero avere un ruolo importante la Sauber, che finalmente potrà disporre degli stessi motori della Ferrari (e non di quelli della stagione precedente), cui unirà l'avveniristica galleria del vento, e la BAR, dove la Honda sicuramente si impegnerà di più nella produzione di motori affidabili e performanti. Non dimentichiamoci, poi, che la Bridgestone dovrà recuperare il distacco che ha nei confronti degli pneumatici francesi.
Tutti questi elementi dovrebbero contribuire, in peso diverso, alla prossima stagione (anno 2004), sperando che la Ferrari e i piloti italiani (Fisichella sulla Sauber e Trulli con la Reanult) continuino a vincere e divertire.
(nota di colore: la nazionale di calcio ha vinto, ieri sera, contro l'Azerbaigian per 4-0, ottenendo la qualificazione diretta a Portogallo 2004)
(2.a nota di colore: sempre questa mattina -ora italiana- Valentino Rossi ha vinto il suo 3.o moto-mondiale consecutivo nella classe maggiore: il suo numero era ancora il 46 e, purtroppo, penso che resterà lo stesso anche per la prossima stagione. Speriamo in una SuperDucati e in un grande Capirossi, per la prossima stagione, per rivedere un 1 su una moto guidata da un pilota italiano)
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