Mi piace la pioggia. Quella forte e fitta, perché invita a restare nel letto, rannicchiati tra le lenzuola. Quella lieve lieve, che senti appena, è come un tocco gentile che purifica l'anima.
Mi piace la neve. Ricopre il paesaggio di bianco, lo rende magico e suggestivo. Purifica il mondo che vedi intorno e l'aria che respiri.
Mi piace il sole. Quello d'autunno o quello di primavera, che gentile si affaccia tra le nuvole per riscaldarti, ricordarti, in autunno, che tornerà, e salutarti, in primavera, dopo un inverno freddo freddo.
Mi piace la montagna. Gli spazi che si elevano verso il cielo, gli spazi aperti che ti invitano a contemplare la vita che ti circonda, le salite, anche dure, che ti sfidano a superarle, a giungere in un posto più alto, per vedere più lontano. Il respiro della foresta, l'erba e la terra e le pietre sotto i piedi...
Ma il mare ha qualcosa di particolare. Quando lo guardi, sai che la vita inizia da lì. Quando ne senti l'odore, questo ti cattura, ti entra dentro, lo porti con te dovunque andrai. Mi piace il mare. Soprattutto quando il vento soffia sulla spiaggia, e il suo richiamo ti attira inesorabile e senti dentro una calma universale, e vedi quella calma del mare che altri non riescono a vedere, e senti il respiro la voce la vita...
Il mare... non puoi fare il ritratto del mare, disse il pittore Plasson in Oceano mare. Ma come lui non puoi smettere di provarci... a farne il ritratto, intendo.
(graze Baricco, ma anche grazie per H.P.Lovecraft per L'ombra su Innsmouth)
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