Sono stato incaricato di ritrovarla [la pietra filosofale], poiché il suo uso incontrollato distruggerebbe il valore di tutte le monete d'oro del mondo!
Il punto è proprio questo: l'influenza sul valore del denaro e la concentrazione dello stesso in poche mani (quelle di un unico ricco imprenditore nel caso di Paperon de Paperoni). Il ricco papero barksiano è un personaggio intelligente e abile negli affari, sa leggere le differenti e complicate situazioni che gestisce quotidianamente, e rappresenta completamente la classe dirigente finanziaria mondiale, impegata ad accumulare risorse, o ad aumentare il proprio prestigio (vedi a esempio Zio Paperone e la regina del cotone) o alla conquista di inattaccabili status symbol (vedi Zio Paperone e il vello d'oro, storia comunque interessante per l'uso ironico e leggero del mito di partenza). Spesso Paperone ha avuto bisogno di un intervento esterno per comprendere la gravità di certe condotte sconsiderate: ed è proprio questo il caso de La pietra filosofale. In generale Paperone ha un attegiamento, nel finale, più positivo dei suoi colleghi miliardari, pur se nel corso della storia ne rappresenta più che degnamente i difetti: rispetto al solito il finale de La pietra filosofale si distingue anche per l'astio di Paperone nei confronti della conclusione dell'avventura.
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