Se andiamo alle isole, invece, osserviamo un fenomeno differente: il PdL scende fino al 36% circa (in linea con il dato nazionale, dunque) mentre il PD arriva quasi al 25% e a sorpresa il terzo partito è La Destra con i suoi alleati che arriva al 12%, senza beccare un seggio, che invece finisce, uno ciascuno, all'UDC con il 10% (e considerando che fino a qualche anno fa esprimevano il governatore, tale Cuffaro, il risultato non mi sembra eccezionale) e all'Italia dei Valori con quasi l'8%.
Se poi passiamo ai candidati, si nota un'altra stranezza: Vendola non viene eletto al parlamento europeo nonostante prenda più voti di De Mita (eletto con meno della metà!), Di Pietro (che sicuramente rinuncerà, probabilmente in favore della Alfano), De Castro e Pirillo entrambi eletti per il PD, Mazzoni, Patriciello, Mastella (guarda un po' chi è rientrato dalla porta di servizio!!!), Rivellini, Baldassarre e Silvestris tutti eletti per il PdL.
Nelle isole il risultato più eclatante è quello di Lombardo, presidente della regione siciliana, che giunge terzo per numero di voti dietro Berlusconi e la Borsellino, ma che non viene eletto al parlamento europeo (e ovviamente avrebbe rinunciato in favore del secondo).
Interessante, restando sulle isole, l'analisi di Salvatore Cozzolino sul voto siciliano, e assolutamente condivisibile. Per fortuna Crocetta è stato eletto, alla fin fine, ma non si può non dire, come Salvatore:
Il sud non cambierà mai...
E' sempre il solito modo di ottenere voti, fatto nel solito modo e che i pecoroni meridionali continuano ad accettare: magari ci svegliassimo un po' grazie a Di Petro!
Intanto consoliamoci che la sfida tra De Magistris e Mastella proseguirà anche nel Parlamento Europeo!
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