Darwin Cooke è uno degli autori più abili nel panorama supereroistico statunitense. Autore dell'acclamato Ego, allievo di Bruce Timm, si è avvicinato anche a Superman e questa volta non con una storia completa, ma coadiuvato da un altro grande autore del mondo dei fumetti: Tim Sale.
Sale, orfano di Loeb andato ai lidi marvelliani (giusto per ritemprarsi e ritornare a narrare le sue grandi storie nel mondo di Superman e Batman, speriamo), in gran forma in quest'occasione, con una Lois che richiama la Selina di Long Halloween e della Vittoria oscura, disegna una bella storia di Cooke, che esplora il rapporto tra Superman e la kryptonite, un rapporto mai abbastanza approfondito.
La graphic novel, ambientata nel primo periodo di permanenza di Superman a Metropolis, introduce un nuovo rapporto intimo tra l'eroe e Lois e soprattutto un approfondimento deciso di uno dei punti di forza del personaggio: il suo lato umano.
Per quanto Superman è super, tanto è umano Clark e ancora più egli tiene a questo suo lato umano, proprio perché è questo che lo fa sentire un terrestre prima ancora che un alieno, un diverso. E proprio questo concetto ribadisce Cooke con Kryptonite, che introduce un nuovo personaggio (forse destinato a tornare? difficile a dirsi), nuove situazioni, un nuovo pezzo nella storia del mito.
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