Se il titolo italiano del romanzo, La serie di Oxford, rende una parte dell'idea del romanzo, quella legata alla serie matematica, il titolo del film tratto dal romanzo, Oxford murders, omicidi a Oxford, si concentra solo sull'ambientazione (e riprende fedelmente il titolo dell'edizione inglese del romanzo), mentre il sottotitolo italiano Teorema di un delitto, l'ho trovato un po' troppo pomposo.
Il film, invece, è ottimo, ben costruito, con un magistrale John Hurt, perfetto per il ruolo di Seldom e un discreto Elijah Wood, ottimo nel ruolo del tipico nerd matematico. A parte, comunque, la nazionalità del protagonista e narratore della vicenda, il film è comunque fedele, per quel che è possibile, allo stimolante romanzo di Guillermo Martinez, matematico argentino: in particolare ho apprezzato la fedeltà ai dialoghi matematici del team capitanato dal regista spagnolo Álex de la Iglesia. Certo non tutta le discussioni logiche e scientifiche e matematiche sono entrate nel libro, ma quel poco che hanno messo è ottimo, fedele e di buona fattura!
Un film che mi sono veramente divertito a vedere e che mi ha rinfrescato un po' la memoria su un romanzo che ma ha interessato soprattutto per gli aspetti matematici e logici che non per la vicenda in sé.
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