Stomachion

venerdì 16 ottobre 2009

Freddo nell'anima

More about Freddo nell'animaNon il miglior Lansdale, questo Freddo nell'anima, ma certo non un romanzo da buttare: perde comunque, pesantemente il confronto rispetto alla serie di Hap e Leonard o a In fondo alla palude. In questo caso Champion Joe entra nel mondo dei freak, quindi alla luce del Carosello Carnivoro non potevo non leggere questo romanzo. Per entrare nel mondo dei fenomeni da baraccone, Lansdale ci accompagna utilizzando uno dei tanti personaggi scapestrati e di periferia che popolano i suoi romanzi: Billy Roberts, uno spostato che vive alle spalle della madre e che, giorni dopo la sua morte, non riuscendo a falsificarne la firma per incassare i suoi assegni, decide di fare un colpo a una bancarella di fuochi artificiali nella settimana del 4 luglio. La rapina, condotta insieme a due amici, finirà male per gli amici e per uno sceriffo folle che si ostina a seguirli nelle paludi.
Billy esce dall'avventura malconcio e con la faccia gonfia: in queste condizioni arriva al circo itinerante di Frost, che gli darà rifugio, una casa, un lavoro, un mondo dove adattarsi e trovare un amico sincero nell'uomo cane Conrad. E Billy si adatta al punto di cambiare, in un certo senso, peccato che la bella Gidget, l'ennesimo personaggio tutte curve di Champion Joe, non la pensi come lui, e anzi decide di sedurlo per poter uscire fuori da quel mondo che le è di peso.
A parte l'inizio, il romanzo risulta abbastanza scontato, forse grazie alle dettagliate descrizioni di Lansdale e ai giochi di sguardi che costellano buona parte della storia. Lo stesso falso incidente è atteso da un po' dal lettore, dopo il primo attentato fallito alla vita di Frost e la sua conclusione è anche abbastanza scontata, pur se scritta nel puro stile del buon Joe, con tanto di lampadina che si accende troppo tardi nella testa di Billy. Un po' deludente il finale, anche se l'ultima scena è altamente cinematografica.
In buona sostanza un romanzo che si regge quasi esclusivamente sullo stile sopra le righe di Lansdale: una lettura godibile, ma nulla di più, utile per passare allegramente uno o due giorni di lettura spensierata.

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