Stomachion

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mercoledì 16 settembre 2020

Honky Tonk Samurai

L'occasione dell'ultimo volume dela serie di Hap&Leonard spinge Einaudi a commissionare la copertina a Zerocalcare che più o meno la riempie con tutti i personaggi del romanzo. Inoltre per questo gran finale Joe Lansdale getta i suoi due amati detective dilettanti in un'intricata vicenda che coinvolge motociclisti nazisti, politici corrotti e una simpatica e determinata vecchia signora alla ricerca della nipote scomparsa.
La prosa asciutta e veloce di Lansdale accompagna il lettore quasi senza alcun attimo di tregua. Quei pochi momenti di tranquillità, però, vengono gustati come i biscotti che tanto piacciono a Leonard, ma che non dovrebbe mangiare a causa della dieta! La storia si sviluppa, invece, tra un colpo di scena e l'altro, fino al sorprendente finale, che spiazza il lettore e lo lascia un po' triste, con un senso di vuoto che va ben oltre la conclusione della serie. D'altra parte i due personagi hanno tenuto compagnia ai lettori di tutto il mondo per qualcosa come 25 anni o poco più.

sabato 13 ottobre 2012

Sotto un cielo cremisi

More about Sotto un cielo cremisi
Mentre il titolo originale, Vanilla Ride, fa riferimento a un protagonista della seconda parte del romanzo, l'infallibile killer assoldato dai narcotrafficanti per uccidere un giovane fuggito con la fidanzata con una borsa piena di soldi e finito sotto la protezione di Hap e Leonard (che così, inevitabilmente, finiscono nel fuoco incrociato che alla fine ne deriverà), il titolo originale che la Fanucci, il nuovo editore della serie hard boiled ideata da Joe Champion Lansdale, propone ai lettori, Sotto un cielo cremisi, è certamente molto più evocativo e più in linea con il bagno di sangue proposto in questa nuova avventura dallo scrittore che, tempo addietro, definii come l'ultimo scrittore pulp.
La trama della storia è molto semplice: il vecchio amico dei nostri due sfaccendati, Marvin Hanson, viene a chiedere una mano a Hap Collins e Leonard Pine per tirare fuori dai guai la nipote: la ragazza si è invischiata con un tipo poco raccomandabile, un drogato e spacciatore. I due portano a compimento la missione, nonostante la recalcitrante Gadget, con il solito contorno di ossa rotte (degli altri), vetri spaccati (degli altri) e un dessert che sul momento sembrava la cosa giusta da fare: gettare un carico di cocaina del valore di svariati milioni lungo lo scarico.
Ovviamente questo gesto eroico verrà pagato a caro prezzo dai nostri due eroi, che resteranno coinvolti in inseguimenti e sparatorie più o meno senza respiro lungo un po' tutte le pagine del romanzo. Ovviamente a pentirsi della sfida, più che i due inusitati amici, saranno i loro avversari, e questo ci porta irrimediabilmente al punto debole del romanzo, se vogliamo. Ho già definito la serie, in apertura, hard boiled, anche se ciascuno dei romanzi che ho precedentemente recensito su DropSea è in realtà qualcosa di più di un semplice giallo d'azione. Gli elementi di investigazione pura e di noir propriamente detto risultano quasi nulli in questo Sotto un cielo cremisi: in fondo da una parte sia lo scrittore sia i lettori conoscono molto bene i due protagonisti, e quindi non è necessario alcun approfondimento sul loro carattere, mentre come al solito la descrizione dei personaggi di contorno viene lasciata ai fitti dialoghi di cui Lansdale si è sempre dimostrato abile scrittore; dall'altra c'è stata una scelta ben precisa nello sviluppo della trama di puntare, per questo romanzo, su scazzottate, sparatorie e inseguimenti, tutti elementi tipici di un romanzo hard boiled, e tutto a chiaro vantaggio della leggibilità.
Non mancano certo i colpi di scena, di cui il più importante coinvolge proprio il coprotagonista del romanzo, Vanilla Ride, ma in definitiva è il romanzo più debole tra tutti quelli di Lansdale che ho avuto il piacere di leggere (e non solo nella serie di Hap e Leonard).

lunedì 28 settembre 2009

Bad Chili

More about Bad ChiliFinalmente Joe Lansdale da al suo Hap una compagna perfetta, la simpatica infermiera Brett conosciuta nell'ospedale dove un medico lo manda per poter risparmiare al massimo sulle spese e sfruttare al meglio le terribili assicurazioni che la metà bianca e democratica del Dinamico Duo lansdaliano ha stipulato. Una delle due è quella del suo vecchio lavoro sulla piattaforma petrolifera da cui è finalmente tornato dopo alcuni mesi: la situazione che ha trovato non è semplice. Leonard, il suo amico nero, repubblicano e omosessuale, sta vivendo un momento di crisi: Raul, il suo fidanzato, lo ha lasciato per un motociclista!
I due ancora non sanno quanto questa scelta di Raul influenzerà la loro nuova impresa: dopo i due serial killer di bambini, una nuova discesa nell'abiezione umana attende i due simpatici e irriverenti personaggi di Champion Joe. Infatti sia il Raul sia il suo nuovo fidanzato, che si scoprirà essere un poliziotto infiltrato che poi ha iniziato a fare il gioco sporco insieme proprio a Raul, vengono uccisi e il primo indiziato è proprio il nostro Leonard Pine. Grazie all'amico Charlie, l'unico contatto rimastogli in polizia dopo il coma di Hanson, che si sveglierà dal coma proprio mentre Charlie divorzia dalla moglie, e all'intervento di un investigatore privato, i due amici risolveranno la matassa, scavando nell'oscuro mondo degli snuff movie casalinghi fatti ai danni degli omosessuali, violentati nei parchi di fronte a una telecamerina casalinga nascosta tra i cespugli.

venerdì 22 maggio 2009

Potente!!!

Più riguardo a Mucho MojoMolto potente!!! Cosa? Ma è ovvio, Mucho Mojo, uno dei romanzi di Lansdale della serie di Hap&Leonard.
In effetti Mucho Mojo, il secondo della serie, vuol dire semplicemente molto potente, ma è anche un riferimento alla magia nera (e in effetti sono presenti alcuni elementi che fanno pensare alla magia), ma anche un riferimento al sesso, presente sia nella sua versione naturale, tra due persone che si amano (e per un po' il povero Hap trova sollievo dalla sua solitudine), sia in una versione abbietta e terribile. L'ambientazione, in fondo, è anche estremamente terrificante, molto vicina all'horror oserei dire, ma è anche uno dei romanzi più classicamente gialli di Lansdale, un autore che non mi smetterò mai di scrivere essere l'incarnazione perfetta dello scrittore pulp.
I due amici per la pelle, Hap Collins e Leonard Pine vengono coinvolti in una vicenda di ragazzini seviziati e scomparsi una volta l'anno dal quartiere nero dallo zio di Leonard, che con la sua morte lascia la nipote, che ha cresciuto e con cui non parla da quando ha saputo della sua omosessualità, la sua casa, le sue cose e un'indagine spinosa che ha portato avanti fino alla morte insieme ad un suo amico (scomparso all'inizio del romanzo).
Ennesima prova di bravura e di abilità per Lansdale, che è con questo romanzo che si è reso conto, per la prima volta, di avere iniziato una serie. E che serie!!!

venerdì 26 settembre 2008

Bulli, pupe e il colore dei soldi

Immagine di Una stagione selvaggiaUna stagione selvaggia, il primo romanzo della serie di Hap e Leonard, mi conferma solo una cosa: che Joe Lansdale è il re del pulp: la sua capacità di caratterizzare con pochi passaggi e poche battute i personaggi, le ambientazioni estreme e tipiche della periferia statunitense, le pistole, il sangue e quant'altro fanno del genere un piatto gustoso. Il tutto condito dalla sana filosofia pratica di Leonard, sempre pronto a criticare e non a torto, in questo caso specifico gli idealisti che vogliono riportare il Sessantotto nella fine XX secolo in cui è ambientato il romanzo.
Un ottimo romanzo da leggere d'un fiato.

venerdì 25 luglio 2008

Un picnic a panini e pallottole

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Una strana coppia spunta nel mondo della letteratura, quella di Hap e Leonard, un bianco tranquillo e senza troppe preoccupazioni e un nero omosessuale e facilmente irascibile. I due amici sono coinvolti in un insolito balletto, Il mambo degli orsi (così viene definito, in uno dei capitoli iniziali, l'accoppiamento tra gli orsi visto dai protagonisti in un documentario del National Geographic): devono andare in una classica cittadina americana, ancora legata alle fandonie sulla purezza della razza, la segregazione e lo schiavismo verso i neri d'America, il Ku Klux Klan (o, quanto meno, la sua versione moderna). Tra personaggi sopra le righe, risse da bar, sparatorie e agguati, Joe Lansdale imbastisce un bel romanzo fondamentalmente hard boiled, che esplora l'America razzista, senza dimenticare un po' di sano umorismo che, nella vita, non fa mai male!