Una stagione selvaggia, il primo romanzo della serie di
Hap e Leonard, mi conferma solo una cosa: che
Joe Lansdale è il
re del pulp: la sua capacità di caratterizzare con pochi passaggi e poche battute i personaggi, le ambientazioni estreme e tipiche della periferia statunitense, le pistole, il sangue e quant'altro fanno del genere un piatto gustoso. Il tutto condito dalla sana filosofia pratica di Leonard, sempre pronto a criticare e non a torto, in questo caso specifico gli idealisti che vogliono riportare il
Sessantotto nella
fine XX secolo in cui è ambientato il romanzo.
Un ottimo romanzo da leggere d'un fiato.
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