Il sogno di disegnare il mondo di James Cowan è un piccolo gioiellino che ho scovato nella vetrina scontata della Domus a Cosenza. Attirato dall'idea di leggere la vita di un monaco cartografo nella Venezia del Cinquecento, mi ritrovo a leggere di fra Mauro che riceve ogni sorta di viaggiatori per raccontargli di luoghi sconosciuti e lontani, di popoli, culture e stranezze varie. L'occasione, quella di realizzare la mappa definitiva del mondo conosciuto, diventa non già un modo per ritrarre effettivamente la superficie terrestre e i suoi contorni, ma anche e soprattutto un modo per riflettere sulla diversità, sulla cultura, sull'essere umani. Cowan, poi, utilizza un'idea che poi verrà ripresa in maniera splendida da Camilleri ne Il colore del sole: l'autore dice di aver ritrovato, facendo ricerche proprio in quel di Venezia, il manoscritto di fra Mauro.
Un bel libro, un bel racconto in prima persona, di un tempo che fu, di un mondo diverso dal nostro, ma che comunque, dalle pagine di Cowan, risalta vivo e ancora attuale nei dilemmi, nei dubbi e nell'umanità.
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