Tempo fa Fabristol, sul suo blog libertario, ha riassunto il caso Belgio, una nazione che in questo momento è molto vicina ai principi libertari, senza bisogno di attendere la nascita delle isole libertarie. Ebbene, a quanto pare in Europa, in questo momento, senza dover ritoccare le tasse dei cittadini, il Belgio è una delle economie più forti e stabili d'Europa (fonte ft.com). Quindi, dopo la proposta estratta da Controstoria delle Calabrie di Ulderico Nisticò, proprio andare verso una scelta politica ed economica di stampo libertario (ad esempio sul numero 51 di Superman, edizioni Planeta De Agostini, Straczinsky propone una soluzione del genere, anche se non è molto esplicita, e ispirata al romanzo Pianeta che vai di Erik Frank Russell) potrebbe risolvere i problemi di un sistema economico che si sta avviando, a colpi di crisi sempre più grosse, verso l'autodistruzione. Non sono gli aumenti di tasse (per quanto giusti anche nell'opzione in cui colpiscono i più ricchi) o la lotta all'evasione, ma forse proprio il fallimento economico e così cogliere l'occasione di ricominciare da zero.
Certo bisogna sperare che l'Unione Europea non spinga anche sul Belgio perché adotti, per una qualche scusa (potrebbe essere l'inflazione, secondo ft.com), le misure anti-crisi che sta imponendo a Grecia, Spagna, Italia e chissà chi altri.
P.S.: un grazie a Mehdi Tekaya per la condivisione su twitter.
Ma non se la passano nemmeno tanto male. Certo hanno anche problemi di inflazione, ma non sembrano preoccuparsene.
RispondiEliminaD'altra parte il link che segnali ha un pregio non indifferente: sottolineare come i governi (e anche la valutazione sulla loro azione) sono strettamente legati alla finanza e alle banche, e questo secondo me è l'aspetto da cui ci dovremmo innanzitutto sganciare. E probabilmente lo si può fare solo lasciando a casa (gradualmente o in maniera immediata) il concetto di governo.