Non ci si rende conto di quanto si è realmente disperati fino a che non ci si trova di fronte a una scelta ben determinata, che fai più per costrizione che per altro. Ad esempio quando tra accettare una supplenza annuale ma di 6 ore perché c'è il classico detto dell'uovo e della gallina, certo che ti mangerai le mani quando ti capiterà una supplenza a 18 ore di un mese che non potrai accettare, avendo già una supplenza annuale per le mani. Che ovviamente hai accettato perché in qualche modo l'affitto va pagato e almeno così quello lo paghi fino a giugno.
Ovviamente sto parlando del sottoscritto, ma succede, capita di dover fare dei compromessi. Qualcuno dice: Hai due lavori, così. E in questo momento e fino a fine anno è giusto. Ma a Gennaio? Cosa avrò per le mani? Spero di riuscire ad avere la pazienza e la forza di trasformare questa supplenza da 1/3 del lavoro (e quindi anche 1/3 dello stipendio) come opportunità per cercare con maggiore serenità un lavoro decoroso o comunque una occasione per non dover più nell'ordine accettare le supplenze in generale e accettare queste in particolare. Senza pensare al fatto che avrò poco più dell'affitto in tasca.
Comunque vorrei chiudere questo piccolo sfogo con una immagine incredibile tratta da un bando che mi è capitato di leggere:
Ma tra un mese potrai comunque accettare 12 delle 18 ore, no?
RispondiEliminaTra un mese se mi dovesse capitare una supplenza da 12 ore con orario compatibile posso accettarla sicuramente, ma se me ne capita una da 18 ore, anche di un mese, non posso perché dovrei rescindere il contratto di una supplenza annuale. Non so se valga in questo caso il principio economico, ovvero che mi sposto da una supplenza parziale verso una totale e quindi anche se la prima è annuale posso comunque farlo, ma ci penserò se la situazione capiterà.
RispondiEliminaNel frattempo, come ho scritto, mi attivo per cercare o di consolidare il lavoro all'Osservatorio sulle Olimpiadi dell'Astronomia o per qualche concorso o per mandare curriculum in giro o per decidermi finalmente a guardare seriamente all'estero.
Sto cercando di vederla come un'opportunità, in definitiva, altrimenti mi deprimo soltanto pensando a quello che potrei ma non posso.
Dovrebbe essere tuo diritto spezzare le 18 ore, ma i presidi non vogliono saperne...
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