La sua posizione sulla tavola è dovuta al criterio di ordinamento della usuale tavola periodica: gli atomi, infatti, vengono classificati essenzialmente grazie al numero atomico, che identifica la quantità di protoni e quindi di elettroni presenti in un dato atomo. E' un metallo alcalino che non si trova libero in natura: a contatto con l'acqua, infatti, la riduce liberando idrogeno e formando idrossido. Non essendo chimico, non proseguo con la descrizione del sodio, ma ricordo semplicemente che è presente all'interno del cloruro di sodio, NaCl, ovvero il comune sale da cucina, che può essere prodotto ad esempio facendo evaporare l'acqua di mare. A sua volta si può estrarre dal sale così ricavato il sodio, tornando così al nostro punto di partenza.
D'altra parte l'11.mo premio Nobel per la Chimica, assegnato giusto 100 anni fa, è andato alla fisica e chimica Marie Curie, protagonista dell'Anno Internazionale della Chimica
The year 2011 will coincide with the 100th anniversary of the Nobel Prize awarded to Madame Marie Curie—an opportunity to celebrate the contributions of women to science.ma anche giustamente protagonista di questo carnevale, essendo novembre il mese della sua nascita.
La scienziata franco-polacca è stata la prima in assoluto a vincere ben due Nobel, uno in fisica nel 1903 per la scoperta della radioattività (scoperta che condividono insieme con Becquerel, che vinse con Marie e con il marito il premio di quell'anno) e l'altro, come detto nel 19011 in chimica.
I suoi contributi più importanti, che avrete modo di approfondire leggendo i contributi che animano questo Carnevale, sono innanzitutto l'utilizzo di un macchinario inventato negli anni Ottanta del XIX secolo dal marito Pierre insieme con il fratello Jacques per verificare la scoperta di Becquerel. A questi primi esperimenti seguirono le coperte di radio e polonio e successivamente l'applicazione delle radiazioni da una parte per la cura di lesioni varie e dall'altra per la realizzazione delle radiografie. Nasceva in questo modo una nuova branca della scienza, quella che oggi chiamiamo radiochimica.
D'altra parte l'importanza di Marie Curie va anche oltre i due Nobel e le sue fondamentali scoperte: permette infatti di enfatizzare il ruolo delle donne nella scienza in generale e nella chimica in particolare. E dell'importanza di questo ruolo, ad esempio, se ne rende conto anche Nature, che su Nature Chemistry pubblica la foto di seguito (un grazie per l'invio a Francesco Neve, i cui contributi al Carnevale sono più sotto nella seconda parte): E' stata realizzata con un collage di 200 foto di altrettante scienziate, diventando la copertina del numero di NC di settembre di quest'anno (per la precisione il volume 3, numero 9). Su quello stesso numero compare anche uno splendido articolo di Michelle Francl, Sex and the citadel of science, dove la chimica statunitense si interroga su un paio di domande sicuramente molto interessanti:
Why are women still under-represented? A lack of ability or passion, or could it be that we create labs into which women don't quite fit?Da ottima scienziata nel suo articolo mette in fila una serie di studi e rassegne per cercare più che di rispondere alla domanda di fotografare la situazione attuale. Sicuramente emergono nettamente le capacità di Marie Curie come scienziata, capacità che erano già state apprezzate da Rutherford quando andò a trovarla nel suo obiettivamente piccolo laboratorio (quello che all'inizio le era stato assegnato dalla Sorbona, prima che ne aprisse uno tutto suo):
It must have been dreadful not to have a laboratory to play around inIn effetti, sciolto qualsiasi dubbio su possibili cause naturali riguardo le capacità delle donne nella scienza, e constatato che le donne stanno aumentando la loro presenza nei laboratori e negli istituti di ricerca, resta probabilmente come unica spiegazione la difficoltà nel rompere con alcune convinzioni sociali ancora ben radicate non solo nel mondo in generale, ma anche in quello scientifico, tutte legate a una scarsa considerazione delle capacità delle donne. Questo rende ancora più importanti i premi vinti da Marie Curie e dalle sue discendenti, a iniziare dalla figlia Irene fino ad arrivare all'ultima vincitrice del Nobel per la Chimica, Ada Yonath nel 2009.
A questo punto, però, mi sono dilungato anche troppo: è giunto il momento di dare inizio alle danze!
(dalla versione inglese di Les vies de Marie Curie di Fiami)
Se scrivo un post partendo da qui, non so, magari mi faccio venire un'idea, chiamandolo, "chemi-fondamenti" che ne dici?Visto che purtroppo è giunto a carnevale praticamente chiuso, non me la son sentita di... spremerlo come un limone per consentirgli di arrivare in tempo per l'edizione odierna, però ho ritagliato uno spazio di tempo per segnalare la sua segnalazione, ovvero il sito Chemicool, una tavola periodica ipertestuale, molto semplice e pulita sia nel design sia nel codice html.
Il primo vero contributo viene, però, da Tania Tanfoglio, che, forse anche ispirata dalla mia passione per i fumetti, ha scritto una storia dell'atomo a fumetti, il viaggio di una classe nel tempo per scoprire come si è evoluto nei secoli il concetto dell'atomo e la ricerca scientifica intorno a questo particolare aggregato di particelle elementari (o quasi).
Francesco Neve, professore dell'Università della Calabria, ha aperto un blog per celebrare l'Anno Internazionale della Chimica. Ispirato dal tema proposto per l'occasione ecco che contribuisce con Radio-Maria (cianotipi da nobel), ripescato per l'occasione dal suo archivio in cui ci racconta di Radioactive: A tale of love & fallout, libro illustrato realizzato da Laureen Redniss con la tecnica del cianotipo, dove l'autrice racconta della storia d'amore tra Marie e Pierre Curie.
Il suo secondo contributo copre, invece, la parte legata al contributo delle scienziate nella chimica: Una farmacista a Yale si occupa, infatti, di Ellen Gleditsch, farmacista norvegese che ha lavorato nel laboratorio di Marie Curie, la cui biografia e il cui lavoro sono poco note oltre alla wiki in norvegese. L'articolo di Francesco, dunque, copre un vuoto e consente di scoprire come Marie Curie non fosse l'unica che a quel tempo sfidava le usuali convenzioni sociali.
E in un Carnevale dedicato alle donne, non poteva mancare la Regina dei Carnevali, Annarita Ruberto, che nonostante i problemi con Splinder, non rinuncia a partecipare, iniziando con il contributo a tema, Manya, Passione Radioattiva: è uno splendido omaggio a Marie Curie, che la nostra professoressa scrive concentrandosi su alcuni aspetti della sua vita come i suoi amori per il marito Pierre e per Paul Langevin.
Fuori tema, ma non per questo meno graditi, ecco The Visual Elements Periodic Table, Classic Chemistry Experiments: 100 Esperimenti Di Chimica, The Golden Book Of Chemistry Experiments: questi sono dei post di stampo didattico dove Annarita propone alcune risorse utili per l'insegnamento della chimica. Gabriele Giordano, invece, ha intervistato Caterina Carnovale, 29.enne chimica organica dell'Università di Messina. Giusto per darvi un'idea anche del tipo di domande che Gabriele ha posto a Caterina, vi propongo la prima:
Come reputi l'insegnamento che hai ottenuto in chimica a scuola? E per le materie scientifiche in generale?Un bravo a Gabriele per le domande poste, mentre per il resto dell'intervista, basta andare su Era Futura, il blog del nostro giovane amico!
Reputo che l'insegnamento ottenuto in chimica a scuola non sia stato sufficiente, ma probabilmente ciò non è correlato all'insegnante ma alla mancanza di laboratori adeguati che permettano di avere un adeguata visione di ciò che la Chimica rappresenta. La stessa cosa vale per le altre materie scientifiche.
(da MagicTech)
Ed è proprio nell'ambito della radioattività che arriva la scoperta dei coniugi Curie del polonio, che è protagonista della ricerca sulla nicotina che ci racconta Giovanni Boaga in Una boccata di isotopi.
Il sempre prolifico Paolo Pascucci, invece, partecipa con l'infografica sulla vita di Marie Curie, un modo bello, sintetico e intrigante per avere sottomano i punti salienti della vita dell'illustre scienziata.
Il dolce l'ho lasciato alla fine, per molti motivi. Intanto perché se ci sono i carnevali su DropSea un po' la colpa è sua, e poi perché ci siamo scambiati i tweet per i due contributi a tema con cui partecipiamo a questo carnevale. Inizierei, però, a presentarvi il suo contributo non a tema, Perché è meglio non chiedere il perché delle cose a un chimico, dove Paolo Gifh (e a chi potevo riferirmi, altrimenti?) traduce un divertente dialogo tra una figlia di tre anni e un padre chimico.
La signora della radioattività, invece, è la bella biografia dedicata alla protagonista di questa 11.ma edizione, che è anche la protagonista del Ritratto di novembre con il quale partecipa anche chi vi scrive, ultimo contributo di questa piccola 11.ma edizione.
La conclusione, però, in una edizione quasi completamente monopolizzata dalla signora Curie, la lascio a uno dei fumetti più amato dai blogger scientifici, e non solo, xkcd di Randall Munroe:
Grande Carnevale come al solito Gian. Devo dire che è molto bella la copertina di Nature. Molto interessante anche il sito Chemicool. Sempre notevole l'apparato iconografico e i fumetti presentati, compresi quelli dell'ottima e sorprendente Tania.
RispondiEliminaCome prevedevo, questa edizione del Carnevale della Chimica dimostra che non è il numero che fa il successo, ma la qualità dei contributi e della presentazione. Bravo Gianluigi, bravi tutti!
RispondiEliminaConcordo con Popinga, bello davvero questo Carnevale!Complimenti a tutti!
RispondiEliminaL'idea del fumetto è nata per caso, un pomeriggio a scuola: mi sono messa a raccontare una storia ai ragazzi, improvvisando un po'. Tornata a casa, ho pensato di scriverla in un fumetto; quando ci sono arrivata in fondo ho notato di aver parlato solo di scienziati uomini. Il collegamento con il Carnevale è venuto da solo, nella conclusione! Poi mi sono detta: quale blog migliore per presentare un fumetto?!
Grazie Paolo per i complimenti!
Ragazzi, grazie a tutti per le belle parole, i contributi, il sostegno sui social e gli splendidi contributi inviati.
RispondiEliminaE' stato un Carnevale particolare, questo, per molti motivi e molte circostanze particolari, ma non per questo alla fine meno bello degli altri.
Ancora grazie a tutti!!!
Ciao, Gian. Concordo con il contenuto dei commenti precedenti. Un carnevale splendido. Complimenti a tutti!
RispondiEliminaNon sto pubblicando per i problemi che ben conosci, ma, appena possibile, la segnalazione di questo evento inaugurerà il nuovo Scientificando.
Davvero tutto molto bello, Gian
RispondiEliminaMi rammarico profondamente per non essere riuscito a partecipare a questo Carnevale della Chimica (ahimè per la prima volta!), ma a mia parziale discolpa posso menzionare le diverse iniziative che hanno visto e vedranno ancora impegnata la nostra associazione sul territorio nazionale, con tutte le implicazioni di back office che potete facilmente immaginare.
RispondiEliminaSono comunque felice di vedere che anche questa edizione ha fatto presa, sul piano della partecipazione ma soprattutto della qualità dei contributi.
Complimenti quindi a te Gianluigi, e ancora una volta grazie per aver voluto condurre egregiamente il testimone in questo novembre incerto e nebbioso.
Bellissimo undicesimo carnevale nell'undicesimo mese del 2011, e oggi 23 novembre, Nature Chemistry pubblica proprio un articolo sul sodio ( http://bit.ly/sfRpr0 ) che ha numero atomico 11, e provate a indovinare quanto è il suo peso atomico ...!
RispondiEliminaTroppe coincidenze per un solo carnevale della chimica? No, non poteva essere meglio di così. ;)
Interessanti contributi e ottimo allestimento! Ancora una volta un carnevale che ci farà passare un po' di tempo in buona compagnia.
RispondiEliminaBravi tutti, bravo Gianluigi! :-)
Contributi decisamente accattivanti.
RispondiEliminaComplimenti a tutti.