Come si sa,
Alan Turing nel 1954 prese la sicuramente sofferta decisione di uccidersi. Questo, però, non gli impedì di lasciare delle indicazioni precise, come affidare le sue carte all'amico e collega matematico
Robin Gandy. Quest'ultimo depositò nel 1977 gli articoli in suo possesso presso l'archivio del
King's College a Cambridge, lasciandoli così a disposizione per la consultazione da parte degli studiosi
turingiani. Però tenne per sé un blocco di note, sulle cui pagine bianche aveva scritto il suo diario onirico, estremamente personale: era quindi comprensibile il desiderio di non divulgare quella parte del quaderno. Con la sua morte, avvenuta nel 1995, iniziarono gli studi sulle sue carte, che hanno permesso di recuperare questo manoscritto, ora in vendita
presso la sala d'aste Bonhams di New York.
Costituito da 56 pagine molto probabilmente scritto nel 1942 durante il suo soggiorno a Bletchley Park mentre cercava di decrittare
Enigma.
The Leibniz notation $dx/dy$ I find extremely difficult to understand in spite of it having been the one I understood the best once! It certainly implies that some relation between $x$ and $y$ has been laid down eg, $y=x^2+3x$
Sul ritrovamento
Andrew Hodges, il biografo di Turing, ha commentato
Alan Turing era parsimonioso con le parole e qualunque cosa dalla sua penna ha un valore speciale. Questo quaderno getta una luce ulteriore su come, anche quando era coinvolto nei grandi eventi mondiali, egli restasse impegnato al pensiero libero nel lavoro in matematica pura.
via Nautilus
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