Vasta era la notte
adornata d'una sola stella
che al passaggio di ogni nuvola
si spegneva per la paura.
Il vento si accaniva sul piccolo cespuglio
strappandogli le foglie lasciate da novembre -
poi si arrampicava
nervoso sulla gronda.
Non c'erano scoiattoli in giro -
lui sentiva, come felpa intermittente,
i passi tardivi di un cane
giù nella strada deserta -
Controllare che le imposte siano chiuse -
e più vicino al camino
spostare la piccola sedia a dondolo -
e commuoversi per i poveri -
La massaia così passava il tempo -
Ah, com'è più bello
- disse lei al sofà di fronte -
il nevischio, che il maggio senza te.
(di Emily Dickinson, trad. Alessandro Quattrone)
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