Bisogna pur leggere le origini. E' successo con Montalbano e non poteva non succedere anche con Martin Beck. E come già per La forma dell'acqua, anche questo Roseanna presenta già i pregi della saga e qualche difetto che verrà decisamente raffinato. Maj Sjöwall e Per Wahlöö, i coniugi del giallo svedesi, hanno costruito una vicenda investigativa lunga e complessa: il corpo di una donna nuda e sconosciuta viene ritrovato nell'acqua. Inizia una sfida a distanza tra Beck e la sua squadra e o sconosciuto assassino.
Al di là della vicenda in sé, i due autori oltre ad impostare gli elementi più interessanti dei loro romanzi (un crimine abbastanza usuale e quotidiano, un'indagine lunga e complessa, assolutamente realistica), hanno, in ogni caso, ancora alcuni elementi da approfondire, come il rapporto tra Beck e i suoi collaboratori, o la descrizione corale dell'indagine e del romanzo, molto incentrato sul personaggio principale.
Certo non mancano le prime puntate nella vita sociale svedese (è grazie ai romanzi della Sjöwall e del marito Wahlöö che mi sono fatto persuaso che la Svezia era decisamente molto più avanti rispetto alla media delle società europee), e in ogni caso Roseanna è un bel romanzo che può e deve essere il punto di inizio ideale per ogni nuovo lettore della saga e che, in ogni caso, non può nemmeno mancare nella libreria di ogni amante del giallo e del poliziesco.
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