Immaginate che in un futuro lontano un mega schieramento politico-religioso-pseudo scientifico prenda il controllo di gran parte del mondo, opponendosi ad un altro schieramento fondamentalmente della stessa pasta. In questo mondo qualunque cosa ha a che fare con il corpo è sporca e innominabile, a partire dal bagno (detto addirittura innominato) fino agli stessi rapporti tra marito e moglie (al buio assoluto e il più velocemente possibile!).
In questo mondo un tipo come Hal Yarrow, in crisi con la moglie, in cerca di qualcosa di diverso da quello che gli può offrire il suo mondo, accetta una missione spaziale in un pianeta lontano che, secondo i piani, doveva venire conquistato distruggendo gli abitanti insettoidi del pianeta. Il pianeta si chiama Siddo e qui Hal scoprirà il valore della diversità e della convivenza tra diversi.
E' questo, secondo me, il messaggio di fondo de Gli amanti di Siddo di Farmer, che senza questo messaggio sarebbe un ben misero romanzo, all'inizio una variazione sul tema di 1984 di Orwell. Certo anticipa e cattura le pulsioni rivoluzionarie che poi sfoceranno nel sessantotto, ma in quel periodo ben poca fantascienza non è riuscito a farlo. Interessante, comunque, la posizione forte sulla tolleranza, che viene però per certi versi rinforzata dalla storia d'amore di Hal con l'autoctona.
Dal punto di vista scientifico, però, il romanzo risulta carente per molti aspetti.
In ogni caso resta un lettura interessante e, in alcuni punti, gradevole e divertente.
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