In effetti il primo Carnevale della Chimica è uscito da pochi giorni e ovviamente ho partecipato e non solo con il blog scientifico, ma anche con questo (Come funziona un impianto anti-incendio?). La storia è stata anche omaggiata da una splendida copertina di William van Horn Con i miei potenti mezzi, però, oggi vi parlerò de... La bomba atomica!
(copertina di Carl Buettner)
Partiamo dall'inizio: negli Stati Uniti, durante gli anni Trenta del XX secolo, si diffuse una operazione di marketing molto interessante che sfruttava l'ampio successo che stavano avendo i fumetti all'epoca: i giveaway comics. Erano dei piccoli albetti promozionali distribuiti gratuitamente per pubblicizzare particolari prodotti. In questo genere di produzioni venne, inevitabilmente, coinvolta anche la Disney: le storie disneyane per questo genere di albi erano nel formato più diffuso per i giveaway, quello a strisce, o per meglio dire alla Tascabilone per chi lo ricorda (o degli Albi Tascabili di Topolino per chi fa parte di una generazione precedente). La storia, però, è una delle rarità barksiane più ricercate: nel momento in cui bisogna ristamparla, infatti, l'operazione è quanto di più arduo ci sia, visto che gli originali sembrano persi, o quanto meno di difficile reperibilità, così come le varie edizioni statunitensi e straniere. Così, dopo la versione originale di Barks, ecco spuntare una seconda versione, una Bomba atomica bis, come verrà intitolata su Zio Paperone 165 Questa versione è stata realizzata quasi interamente da zero da Daan Jippes per il Donald Duck olandese nel 1975 basandosi su alcune fotocopie dell'albo: il risultato finale non è disprezzabile, anche perché Jippes è uno dei pochi artisti in grado di riproporre quasi fedelmente lo stile dell'Uomo dei Paperi.
Non finisce qui, però: negli Stati Uniti si sta approntando la Carl Barks Library, la ristampa completa, cronologica e ragionata del corpus barksiano. Quando bisogna ristampare Atomic Bomb si chiama in aiuto proprio Daan Jippes, che confezionerà una terza versione della storia, utilizzando laddove possibile alcune pagine ritrovate negli archivi della Western, lo storico editore disneyano. Questa versione, pubblicata su Zio Paperone n.33, è stata poi riproposta su La grande dinastia dei paperi n.40 insieme alla versione originale!
Negli ultimi anni la storia editoriale su carta della Disney è stata piuttosto travagliata, almeno negli Stati Uniti. Il penultimo editore, la Gemstone, grazie al lavoro di David Gerstein, riesce a ristampare la versione barksiana basandosi sugli impianti dell'edizione italiana, riuscendo così a ristampare la storia nel 2008 sul secondo numero di Walt Disney's Donald Duck Adventures - The Barks-Rosa Collection: Rispetto alle due nuove versioni, questa ristampa ha il pregio di riproporre la storia non censurata, ritrovando così un Paperino che riesce ad approfittare, alla fine, dei guai combinati all'inizio!
Andiamo però con ordine: nella prima striscia abbiamo Paperino intento a mescolare insieme una serie di pericolosi elementi:
Un pizzico di meteore tritate... Due cucchiai di polvere di cometa... Succo di saetta... Agitare con dieci peli di gatto...La reazione è frizzante e inaspettata e suggerisce a Paperino di aver inventato una... bomba atomica! Dal punto di vista storico questa idea è ovviamente fondata sul periodo di tensione presente tra Stati Uniti e Russia: uno dei due professori co-protagonisti dell'avventura, Babbazian, si rivelerà infatti una spia russa, mentre il mite Molecola, senza nulla sapere né del nostro né della validità scientifica dell'invenzione, chiama immediatamente Paperino professore!
Ci aggiungo un po' di zolfo e vediamo cosa succede!
In fondo è un accademico con la testa tra le nuvole, che di fronte alla richiesta di Paperino, spiegargli come è possibile che la sua bomba atomica non faccia Bum ma Fuf, non solo non fa una piega, ma si mette immediatamente in moto per raggiungere la casa di Paperino e compiere alcuni esperimenti.
Si scoprirà, poi, che la bomba produce delle strane radiazioni che fanno cadere i peli e i capelli: esilaranti le scene susseguenti all'esplosione accidentale della bomba, con capelli, pellicce e barboncini che improvvisamente si ritrovano senza peli!
Barks, alla fin fine, con un'unica storia riesce a prendersi gioco sia dello stato di tensione in cui si trovano le due superpotenze, sia il mondo della scienza, troppo spesso apparentemente un po' fuori dal mondo chiuso in quella sua sorta di torre d'avorio. In questo senso è significativa la scena finale, con Paperino che, stanco dei guai, abbandona le bombe, men che meno quelle atomiche, per darsi al commercio: lozioni per la ricrescita dei capelli!
brutti
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