Stomachion

martedì 27 settembre 2011

MaddMaths #20 agosto/settembre 2011

MaddMaths
Come al solito con puntuale ritardo arriva il mio post dedicato alla newsletter dei matematici pazzi che fanno capo a Roberto Natalini, Cappellaio ad honorem, se me lo concede!
Anche questa edizione, come le passate, si mescola con il Carnevale della Matematica, ospitato da Roberto Zanasi a metà di questo mese di settembre. I post segnalati su quell'edizione, che poi era la 41.ma, non verranno risegnalati qui sopra. E per fortuna che Roberto non ha segnalato l'intervista, perché mi sarebbe molto spiaciuto non segnalarla anche io (che in ogni caso avrei comunque risegnalato... inizia a girarmi la testa...), ovvero, per la serie Vita da matematico, ecco a voi Andrea Plazzi!
Come spero alcuni lettori sappiano, Andrea è da anni nel mondo del fumetto: ha curato e tradotto i romanzi a fumetti del maestro Will Eisner ed è il curatore della mitica serie Rat-Man di Leo Ortolani, ma soprattutto è un matematico di formazione che ogni tanto (in due occasioni ha anche partecipato ai miei Carnevali della Matematica) torna a scrivere di questo suo primo amore e con il quale, a volte, si discute via e-mail anche di fisica (per i neutrini mi aspettavo una qualche e-mail, a dire il vero...). E poi è anche un lettore di Dampyr, come il sottoscritto!
Prima di proseguire con le altre segnalazioni tratte dalla newsletter, preferisco lasciarvi (e lasciarmi su questo blog) questo passaggio dell'intervista:
Rimpiangi di aver ‘perso tempo’ a studiare matematica? Quali sono i migliori fumetti in cui ci sono riferimenti alla matematica?
Ovviamente no, sono felice di avere studiato matematica, che è stata parte importante del mio lavoro per diversi anni e che mi ha lasciato gli strumenti per continuare a capirne una piccola parte e, volendo e trovando il tempo, di ampliare le mie conoscenze.
I due "fumetti matematici" recenti (dicitura assolutamente impropria) più notevoli sono sicuramente GOTTINGA e LOGICOMIX: storie diversissime che, senza alcuna tentazione o cedimento didascalico, raccontano vicende, fatti e persone inserendo suggestioni logico-matematiche sofisticate ma riuscendo a restare leggibili a qualsiasi lettore (interessato).
E riprendiamo con il solito ritmo e precisamente con l'editoriale di Roberto, Sì, però, non è che si potrebbe rendere la matematica a scuola un pochino più interessante?
In questi primi giorni di settembre, mentre i bagnini sono già impegnati a riporre sdraio e ombrelloni per la prossima stagione, ai tavolini dello stabilimento balneare di Viareggio vedo bambini e ragazzi di tutte le età intenti a compitare con occhi spiritati, pagine e pagine di esercizi di matematica apparentemente di una noia mortale (ho evitato di indagare troppo, bastavano gli occhi spiritati). Alcuni di loro in realtà non hanno mai smesso durante l'estate. Questi ragazzi sono un esercito in marcia, l'esercito dei futuri (e attuali) odiatori della matematica.
All'editoriale è associata anche una apposita discussione: sarebbe bello se insegnanti e soprattutto studenti (magari quelli che in matematica zoppicano un po') decidessero di partecipare...
Per L'angolo di Gipo, invece, ecco Settembre 2011
Chi ha detto che il linguaggio della matematica è arido ed astruso? In realtà esso è ricco di espressioni che possono essere usate per la costruzione di enigmi curiosi e divertenti. Appuntamento con il n.10 (e con le soluzioni del n.9).
E infine Quanto sono bravi gli scolari italiani? Ce lo dicono le prove Invalsi. Forse di Erasmo Modica
Il 10 maggio 2011 gli studenti delle superiori affrontavano la prove Invalsi che avrebbero valutato i loto livelli di apprendimento. Due mesi dopo, sono arrivati i risultati. Ma le prove Invalsi non sono esenti da critiche: non solo sono perfettibili, ma possono essere addirittura ingannate.
Chiudo segnalandovi un paio delle news proposte: La formula per il parcheggio perfetto e La matematica prevede gli esiti delle rivoluzioni, letture interessanti che un giorno, magari, potrebbero anche tornarci utili.

Nessun commento:

Posta un commento