Mentre sto cercando di tenere aggiornato il post sulla chiusura per protesta della Wikipedia in italiano (probabile prossimo aggiornamento in serata: il live blogging non è proprio il caso), mentre sono stati assegnati i Nobel per la Chimica, scrivo una sorta di kit di sopravvivenza per i giornalisti e i blogger non wikipediani.
Iniziamo con il comunicato ufficiale di Wikimedia Italia:
Altri link utili mi vengono da Elitre: Italian Wikipedia, discussione che sta avvenendo dalle parti di Meta, il sito di coordinamento di tutti i progetti della Wikimedia Foundation;la mailing list; e infine un piccolo, importante reminder: NON esiste "Wikipedia Italia".
Aggiungerei, poi, il messaggio di solidarietà di Jimmy Wales:
Altri messaggi sparsi: Sue Gardner, Kat Walsh, ...
Vorrei sottolineare che, ad ogni modo, la battaglia è per mantenere la neutralità di Wikipedia(1) (e per esteso la libertà di opinione all'esterno di Wikipedia). Una rettifica per una enciclopedia, libera o meno che sia, non è cosa semplice da inglobare, visto che per le dinamiche di una qualunque enciclopedia, anche la rettifica ha necessità di essere verificata. E riguardo la norma salva blog che sembra poter spuntare, sono tra quelli che ritiene che per Wikipedia non basterebbe, perché Wikipedia non è un blog ma una enciclopedia (un po' immodestamente è una sorta di Guida galattica!), certo un po' atipica, ma pur sempre un'enciclopedia.
P.S.: un grazie particolare a Elitre: questo post nasce da un nostro breve scambio di e-mail
Aggiornamento: sembra che dopo tutto la protesta qualcosa abbia sortito grazie all'approvazione di una norma salva-blog:
web news | il nuovo mondo di Galatea | Cronaca Live
C'è solo da capire cosa è legalmente per l'Italia Wikipedia (sicuramente non è una testata giornalistica, e questo la salva, almeno per il momento, visto che a B. interessa solo zittire i giornali).
Ad ogni modo un grazie, per questo aggiornamento, a Moreno Colaiacovo e a Juhan.
(1) Di neutralità me ne intendo, perché molte mie voci fumettistiche sono al limite del non neutrale... Qualcuna l'ho modificata, qualcun altra devo metterci mano... speriamo presto.
Io penso che la norma si stia incamminando verso il suo indesiderabile tragitto. Anche la proposta di portare a 10 i giorni di tempo è ridicola e non risolve minimamente il problema. In caso dovesse passare occorrerebbe pensare a forme di protesta ancora più incisive, che però dovrebbero coinvolgere i siti e blog più famosi. Cosa difficile. L'unica speranza è il profilo incostituzionale di una norma del genere o, extrema ratio, il referendum abrogativo. Efficace l'aggettivo usato da Wales: idiotic.
RispondiEliminaPrima ancora che illiberale questa proposta è così stupida che a stento mi capacito della cosa. E dopo giornali, radio e tv ora è il turno di internet a quanto pare. Ogni mezzo di comunicazione deve essere controllato. Altrimenti, come dicono loro, è il farwest.
RispondiEliminaOT ma neanche poi tanto...
ho pensato che ti potesse interessare questo nuovo progetto:
www.libertarianation.org
;)
A fabristol: gli ho dato un'occhiata veloce. Sembra interessante. Molto interessante. E su tumblr avevo già visto il link a uno dei primi articoli, comunque!
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