Una delle principali caratteristiche di Neil Gaiman è quella di essere un autore capace di scrivere con la stessa semplicità sia per adulti sia per ragazzi, e anche le storie per ragazzi non sono mai realmente banali, ma sempre godibili e gradevoli. Sarà forse per le tematiche che affronta, il gotico e il fantasy, così tipiche anche del suo Sandman,ma si può tranquillamente affermare che Gaiman non tradisce mai le attese.
Come già Coraline, anche Il figlio del cimitero si avvale delle illustrazioni di Dave McKean e ha per protagonista un ragazzino, rimasto orfano appena nato a causa di un efferato omicidio avvenuto in casa sua, e fortunatamente sopravvissuto dopo essere finito, forse per caso, nel cimitero vicino alla sua abitazione. E' qui che Bod Owens cresce, a contatto con gli abitanti del cimitero, un gruppo di simpatici fantasmi, e con un vampiro come tutore. Le sue avventure, di cui un capitolo era stato anticipato, pubblicato nella raccolta Il cimitero senza lapidi, sono un intelligente alternarsi tra il mondo cimiteriale in cui cresce, un mondo che cerca di proteggerlo dall'uomo che vuole ucciderlo, e il crescente interesse di Bod verso il mondo esterno, fino a che, nella inevitabile conclusione (nel senso che è inevitabile che prima o poi un figlio cerchi una sua strada lontano dai genitori) non venga alla fine risolto il mistero dell'assassino e del complotto dietro la morte dei suoi genitori.
Per un romanzo che si può tranquillamente far leggere a un bambino, la ricchezza di spunti provenienti dalle classiche leggende britanniche e il modo leggero di trattare le atmosfere gotiche dell'ambientazione scelta da Gaiman rendono il libro perfetto per ogni età, un po' come lo stesso autore.
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