Stomachion

domenica 28 settembre 2014

Il (non) carnevale della fisica #1

Cos'è la fisica? Vediamo cosa si legge su it.wiki:
La fisica è la scienza della natura nel senso più ampio. Il termine "fisica" deriva dal neutro plurale latino physica, a sua volta derivante dal greco τὰ φυσικά [tà physiká], ovvero "le cose naturali" e da φύσις [physis], "natura".
Scopo della fisica è lo studio dei fenomeni naturali, ossia di tutti gli eventi che possano essere descritti ovvero quantificati attraverso grandezze fisiche opportune, al fine di stabilire principi e leggi che regolano le interazioni tra le grandezze stesse e rendano conto delle loro reciproche variazioni. Quest'obiettivo è raggiunto attraverso l'applicazione rigorosa del metodo scientifico e spesso la fornitura finale di uno schema semplificato, o modello, del fenomeno descritto.
L'insieme di principi e leggi fisiche relative ad una certa classe di fenomeni osservati definiscono una teoria fisica deduttiva, coerente e relativamente autoconsistente, costruita tipicamente a partire dall'induzione sperimentale.
Il Carnevale della Fisica ha affiancato, per poco meno di quattro anni, il più illustre Carnevale della Matematica. Ha svolto un compito importante, quello di animare la blogosfera scientifica (ad esempio, sulla sua scia, è nato il Carnevale della Chimica e ha fatto capolino anche quello della Biodiversità o quello dei Libri di Scienza). L'ultima edizione a noi nota è la numero 45, ma la rotta era stata persa da almeno un anno, salvo sporadiche edizioni degne di nota, dietro una gestione da marketing dei poveri che si poteva già intravedere sin dalla modalità di scelta del banner ufficiale. A parte questo, però, il Carnevale ha per un po' funzionato, nonostante le difficoltà delle prime edizioni, ed è anche per questo che, un po', mi manca, soprattutto per le occasioni perse nell'ultimo anno, prima fra tutte l'assegnazione del Nobel per la Fisica per la teoria che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs. E allora ho pensato di fare da solo, con una edizione sperimentale giusto a pochi giorni dall'assegnazione dei nuovi Nobel: è dunque importante sottolineare che non ho avvisato nessuno dei blogger citati di seguito, che linko con piacere, e che sono stati selezionati semplicemente perché li leggo un po' più di altri. In questo momento, quindi, l'unica regola per partecipare è far parte di un qualche mio feed reader e sperare di non sfuggirmi. E questo è uno dei motivi del non nel titolo di questo link post. L'altro è che, se l'iniziativa avrà successo e diventerà itinerante come lo era il Carnevale della Fisica, vorrei che restasse distinta da quella precedente, nella speranza che non commetta gli stessi errori del passato. Il banner che ho scelto, poi, è una speranza che si mantenga quello spirito carrolliano che dovrebbe alimentare un qualunque carnevale scientifico.
Se queste poche idee vi interessano, se ne può discutere, ma per intanto vediamo quali post ho selezionato per questa nuova, prima edizione:
Peppe Liberti ha iniziato una nuova serie sul principio di minima azione. Dalla prima parte estraggo il seguente passaggio (preso quando si è quasi giunti alla fine):
Non sempre il cammino più breve è una retta, potrei fare mille controesempi o chiederlo a un bagnino. Lo è in assenza di interazioni, quando una particella in moto a una certa velocità non ha nessun motivo per cambiare atteggiamento (chi glielo fa fare?). Quando invece entra in gioco un'interazione, la particella ne deve tener conto: energia cinetica e energia potenziale saranno in competizione durante tutto il cammino e la guideranno senza indugio lungo il percorso di minima azione. Se lanciate un sasso potrete seguire con lo sguardo il suo percorso di minima azione, quello che tiene conto della velocità con cui lo avete lanciato e dell'interazione con l'ambiente che attraversa.
Scientificando di Annarita Ruberto non viene aggiornato da tempo, però, mancando il carnevale da mesi e mesi, ciò mi permette di segnalarvi un post non troppo recente (ma nemmeno il più vecchio del gruppo!), Il Superammasso Stellare R136 Nella Nebulosa Tarantola o 30 Doradus Nebula:
Il superammasso stellare, chiamato R136, ha soltanto pochi "milioni di anni" e risiede nella Nebulosa Tarantola o 30 Doradus Nebula, una turbolenta regione di formazione stellare nella Grande Nube di Magellano (LMC), una galassia satellite della nostra Via Lattea. Non c'è regione di formazione stellare, nota nella nostra galassia, che sia grande o prolifica come 30 Doradus.
Marco Fulvio Barozzi, in arte Popinga, come l'omonimo personaggio di un bellissimo romanzo di Simenon, ha dedicato a luglio un bellissimo post sulle storie d'amore come sistemi dinamici, che è tutta matematica, certo, ma in fisica i sistemi dinamici sono importanti, quindi:
Le storie d’amore sono processi dinamici nei quali i coinvolgimenti sentimentali (i "sentimenti") evolvono nel tempo, partendo, in generale, da uno stato di indifferenza. Per questo motivo, esse possono essere collocate, almeno come principio, all’interno della struttura formale della teoria dei sistemi dinamici, dove si utilizzano modelli matematici per descrivere l’evoluzione nel tempo delle variabili di riferimento. I modelli più frequentemente usati si basano sulle equazioni differenziali ordinarie (ODE).
Il resto della truppa, ora, in ordine sparso, senza che qualcuno si offenda perché viene prima, o dopo, o perché è assente: è tutta una sorpresa, in fondo, quindi gli assenti potranno diventare presenti e viceversa, senza alcun impegno!
Inizierei con Sandro Ciarlariello, e dalla sua vasta produzione di post vi propongo quello che mi è piaciuto un po' di più degli altri, Soffiare sulla minestra che scotta:
Quando mettete la vostra minestra nella scodella, la superficie è a contatto con l'aria della stanza, la quale si trova ad una temperatura inferiore a quella dell'acqua contenuta nella minestra. Supponiamo che la minestra sia bollente; allora l'acqua in superficie inizia ad evaporare e vediamo la famosa minestra calda fumante, dove appunto il fumo è il vapore acqueo. Tutto ciò avviene ad un ritmo dettato dalle condizioni fisiche del sistema che possono variare da minestra a minestra e da stanza a stanza (suggerirei la minestra di inverno piuttosto che il 15 agosto comunque!).
La caratteristica principale di Leonardo Petrillo è quella di scrivere post lunghi, in cui la parte grafica e quella video sono ottimamente inserite nel corpo del testo, creando così punti di sosta nella lettura, che viene guidata attraverso una formattazione puntuale. Di Leonardo, con cui condividiamo la passione per i pianisti in particolare, mi piace segnalare La risonanza:
Perché un bicchiere può rompersi sotto l'effetto di un'onda sonora? Come fanno i suoni prodotti dalle corde di un violino ad essere amplificati?
Alla base di questi singolari fenomeni c'è un concetto chiamato risonanza.
In fisica si definisce risonanza la tendenza di un sistema vibrante ad oscillare più marcatamente a determinate frequenze rispetto che ad altre.
Passiamo ora a un video, proposto da Paolo Pascucci su Peli magnetici che spostano fluidi:
Il mestiere dello scienziato è spesso divertente, perchè con la scusa della ricerca puoi dare libero sfogo alla tua fantasia e impegnarti in esperimenti parecchio creativi. Così almeno mi sembra questa ricerca degli ingegneri del MIT che hanno prodotto un tessuto elastico con peli microscopici che rispondono ai campi magnetici.
Pensavate che vi mettesi il video? Troppo facile! Dovete andarlo a trovare, Paolo, altrimenti che senso ha segnalarlo?
Un altro video quello di Lucia Marino in Marble Adding Machine, che ha già partecipato a un Carnevale, quello della Matematica #69, ma con la speranza di incoraggiarla a ritornare ad aggiornare il suo blog, lo ripropongo in questa sede:
Matthias Wandel, famoso sviluppatore di software canadese, trascorre il suo tempo libero in modo del tutto originale, realizzando degli strani marchingegni di legno che si trovano a metà strada tra il giocattolo e l’opera ingegneristica.
Come saprete sicuramente, è arrivato l'autunno, e allora conviene conoscere qualcosa di più sull'equinozio corrispondente su Astronomia Pratica:
Se [l'inclinazione dell'asse terrestre] fosse pari a zero, quindi in una ipotetica situazione avente l'asse di rotazione perfettamente perpendicolare al piano orbitale della Terra, non ci sarebbe alcuna variazione climatica stagionale: il concetto stesso di stagione verrebbe a mancare!
Restando in campo astronomico, ha fatto sicuramente notizia questo mese Rosetta, e dei nuovi risultati dal nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko riferisce Sabrina Masiero su un rinnovato Tutti dentro:
Rosetta si è avvicinata il 6 agosto scorso alla minima distanza di 100 chilometri dal nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e da quel momento sono iniziate una serie di orbite e di manovre che le permetteranno nei prossimi giorni di avvicinarsi sempre di più alla superficie della cometa. Le immagini di OSIRIS sono state analizzate da geologi, ingegneri e astronomi della missione identificando varie regioni diverse, ciascuna delle quali con caratteristiche fisiche ben evidenti. Questa analisi fornisce le basi per una descrizione molto dettagliata della superficie cometaria.
Dallo Zibaldone Scientifico di Mauro Merlotti, invece, segnalo uno dei post più vecchi di questa rassegna, Rottura della simmetria (post che ha anche avuto un seguito!)
In fisica si utilizzano simmetrie “globali” (dove accade in tutti i punti contemporaneamente) e “locali” (nelle quali si può decidere una convenzione per ogni punto dello spazio e per ogni istante di tempo). Il termine “locale” può far pensare a un dominio modesto, ma in realtà il requisito indica un vincolo ben più rigoroso.
Gradito ospite è Roberto Zanasi, ospite perché ha sempre partecipato al Carnevale della Matematica, e gradito per lo stesso motivo, che ha recensito le Particelle familiari, libro di Marco Delmastro:
Recensione breve: ho letto il libro Particelle familiari di Marco Delmastro e mi è piaciuto, leggetelo.
Il libro ancora devo prenderlo, magari lo farò presto o forse ci vorrà di più, ma spero proprio di colmare la lacuna. Marco, d'altra parte, non era solito partecipare ai carnevali, salvo qualche rara eccezione, e quindi spero non si offenda se segnalo Ricercatori visibili, resoconto della sua esperienza presso la scuola di dottorato SCS 2014:
La ragione principale per cui l'esperienza è stata molto positiva sono stati però gli studenti, quelli seduti dall'altra parte del tavolo. Quasi tutti dottorandi, qualche assegnista di ricerca, praticamente tutti scienziati, ma anche un paio di umanisti col pallino della comunicazione della scienza. Erano tutti chiaramente motivati e interessati, e in più ormai anche rodati come gruppo come solo alla fine di una scuola residenziale può succedere: cosa potevamo chiedere di più?
Anche Amedeo Balbi era solito non partecipare ai carnevali, però sono recentemente usciti dei dati che ridimensionano l'annuncio di BICEP di qualche tempo fa, che, possiamo dirlo, probabilmente non ha osservato le onde gravitazionali primordiali. Per cui:
(...) è apparsa su arXiv l'analisi da parte di Planck della polarizzazione prodotta dalla polvere galattica su quasi tutto il cielo, inclusa la regione osservata da BICEP2. Il risultato è che la contaminazione della polvere può spiegare completamente il risultato di BICEP2.
Anche se non c'entra con la fisica, ma visto che sono citati Schroedinger ed Heinlein, io ve lo segnalo lo stesso, il Sembra facile... dei Rudi Mathematici:
“E cosa c’entra il Lotto?” Beh, quando siamo andati in giro a cercare un po’ di notizie su questo aggeggio, fortissima è stata l’impressione che qui i matematici stiano cercando di inventarsi delle cose che somigliano tremendamente a quelle dei cultori della matematica del Lotto, cercando di mettere ordine in modo piuttosto disordinato in un campo estremamente caotico. Sempre per citare Heinlein: “Come sparare a casaccio in una stanza buia sperando di centrare un gatto che forse non c’è”. Non solo, ma il gatto non è vostro, è di Schrödinger.
D'altra parte, secondo voi, perché la serie ha quel non tra parentesi nel titolo?
Ma non perdiamoci in chiacchiere e visto che non volevo farmi mancare Spartaco Mencaroni, vi propongo Come un popolo di silenziosi giganti, che parla di nuvole nel cielo:
Quante sono, le nuvole, e di quanti tipi; cumuli compatti, intere città di vapore, solide schiere di colossali nembi cupi. Ci sono cirri striati, screziati di tramonti, che sbandati dal vento, lanceolati e sanguigni, si conficcano nel velo cinereo di un banco compatto, sullo sfondo, come piccole gemme morbide incastonate nel cielo.
Chiudo mantenendo la tradizione delle autosegnalazioni, e di tutto quel che ho scritto eccovi Profumo di particelle:
[Cristina Lazzeroni] ha raccontato molto bene una materia interessante, che è stata sulla bocca di tutti nel luglio 2012 e, soprattutto, in un modo molto semplice ma non banale. Ha utilizzato delle analogie estremamente azzeccate, in alcuni casi anche provando a mimare i comportamenti delle particelle e mi sembra giusto scrivere i complimenti che già le ho espresso di persona.
Si chiude qui questa edizione amatoriale del (non) carnevale, molto più simile a un link post che a un carnevale vero e proprio. L'appuntamento è il mese prossimo, sempre su DropSea, mentre le possibilità di vedere il (non) carnevale viaggiare in altri blog dipenderanno da come verrà accolta l'iniziativa. Sicuramente la mia idea è mantenere, almeno per l'inizio, l'impianto in questo modo: i blogger che ospitano segnalano i post che mensilmente hanno gradito. Quando il gruppo, se mai ci sarà, sarà solido e compatto si potrà tornare alla formula classica. Altrimenti avrete dei (non) carnevali più o meno periodici su questo blog. Ovviamente il prossimo sarà molto probabilmente dedicato ai Premi Nobel!

P.S.: due parole sul banner scelto. Esso è tratto da Attraverso lo specchio e rappresenta la scena in cui Carroll ha introdotto per la prima volta il non compleanno, che invece nel film viene festeggiato durante il tea party con il Cappellaio Matto.

6 commenti:

  1. Intanto ti dico grazie qui a casa tua perché tra varie proposte e tante "chiacchiere", io preferisco che qualcosa si faccia, si cominci, e tu l'hai fatto.
    Come andrà poco importa, l'importante é FARE e sperare di smuovere qualcosa.

    Anche a me manca il Carnevale della Fisica, ma era in qualche modo prevedibile che andasse a finire per tutta una serie di motivi che adesso è inutile star qui a rielencare (non ricordo se ne ho parlato con te o con qualcun altro, ma poco importa adesso)

    Quello che invece mi preoccupa è che anche quello della Matematica non sta scoppiando di salute e sarebbe un ulteriore peccato se anche quello finisse. Vabbè, cerchiamo d'essere positivi!

    Per il momento penso a godermi questo (non) carnevale. Grazie ancora.

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    1. Sicuramente fino a marzo dell'anno prossimo il Carnevale della Matematica continua ad andare avanti, non ti preoccupare!
      Che poi la salute del Carnevale dipenda da quanti contenuti ci sono, non mi preoccuperei più di tanto: l'importante è che restino buoni. E poi la forza del Carnevale della Matematica sta proprio nella sua spinta... carrolliana!

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    2. Certo certo, l'importante che continui e con contenuti di qualità.

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  2. Beh, per un po' è stato anche divertente, il vecchio carnevale. Il (non) carnevale però mi piace di più. Grazie per la citazio.

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    1. Grazie a te per essere passato!
      Sicuramente tutto è perfettibile, anche questo (non) carnevale, ma per come si dovrà/potrà sviluppare ci sarà tempo e modo per discuterne.

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  3. Il (non) carnevale della fisica piace anche a me. Non aggiorno i blog da tempo per seri motivi. Mi auguro di poter riprendere prima o poi. Per adesso la voglia manca.
    Grazie per la citazione.

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