Altri cinque racconti nel secondo volume della serie che ha portato all'attenzione del pubblico di genere il talento letterario di Clive Barker. In questo caso lo scrittore britannico, ottimo praticamente in ogni fase della composizione, gioca con i generi fondamentali della letteratura mistery: quindi non solo l'horror, inteso come racconto di paura con risvolti mistici, ma anche lo splatter e il giallo propriamente detto, sia nella versione investigativa sia in quella noir, dove per noir intendo il giallo di approfondimento psicologico con protagonista un criminale (o qualcosa del genere).
In quest'ultima categoria ricade il primo racconto della raccolta, datata 1988, Paura: uno studente di filosofia, per dimostrare la correttezza delle sue teorie sulla natura della paura umana, rapisce i suoi compagni di corso, costringendoli ad affrontarle in quella che può essere considerata una vera e propria tortura che porta i soggetti al limite della follia.
Agli amanti del genere non sfuggiranno le analogie con il soggetto di Saw del 2004 e della serie cinematografica da esso generata: in ultima analisi anche Jigsaw esplora le paure degli esseri umani messi di fronte all'istinto della sopravvivenza.
La sfida dell'Inferno, racconto che da il titolo all'edizione italiana del secondo volume, è il mistico racconto di una sfida sulla distanza della mezza maratona tra atleti umani e uno demoniaco. Se il risultato finale è abbastanza scontato, non così il vincitore della corsa in un racconto che presenta anche un leggero humor nero.
Jacqueline Ess: le sue ultime volontà è una folle variazione horror con finale romantico sul tema del supereroe che non stenterei a credere abbia avuto una certa influenza in una serie relevisiva come Heroes
La pelle dei padri, pur se non esplicitamente, è un racconto di gusto lovecraftiano dove entità gigantesche provenienti da una ignota dimensione tornano sulla Terra per riprendere il loro figlio, generato anni prima da una donna umana. Ambientato negli Stati Uniti, presenta sia uno stile molto "americano" sia nella caratterizzazione dei personaggi sia nella gestione dei dialoghi.
Infine Nuovi omicidi in Rue Murge è al tempo stesso un seguito e una chiusura del racconto originario di Edgar Allan Poe, un omaggio nei confronti dello scrittore che è alla base di ben due generi della letteratura, il giallo e l'horror. Nelle mani di Barker quella che è all'inizio un efferato racconto giallo, quasi una sorta di Jack lo squartatore di Parigi, si trasforma in un racconto grottesco e quasi ridicolo.
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