Ho avuto la fortuna di vedere con un certo anticipo il film Ant-Man, sebbene in versione originale pur se sottotitolato. Al di là di quanto poi ho scritto nella recensione per LSB, il film mi aveva catturato sin dall'inizio grazie ai titoli di apertura. Grazie a Carlo Coratelli è stato possibile intervistare Erin Sarofsky (versione inglese), che con la sua azienda, la Sarofsky Corp. ha realizzato proprio questi titoli. A quel punto non mi sono lasciato perdere l'opportunità di proporre un paio di domande proprio su quei titoli. Di seguito domande e risposte (la traduzione, però, è la mia a partire dalle risposte originarie):
Molto bella l'animazione iniziale di Ant-Man, che sembra ispirata da Power[s] of Ten dei fratelli Eames. Può essere considerata fonte primaria per questo specifico lavoro?
Assolutamente! Siamo stati molto ispirati dal film degli Eames. Fortunatamente, però, il nostro universo è l'universo Marvel... così essere al 100% accurati non era necessario.
Sempre restando su Ant-Man, apprezzando il lavoro di modellizzazione matematica necessario per produrla, potrebbe essere interessante per i nostri lettori approfondire il metodo di lavoro per la sua progettazione e realizzazione. Potete parlarcene nel dettaglio?
Effettivamente abbiamo lavorato al contrario. Abbiamo pianificato le nostre mosse e quindi portato a termine la matematica successivamente. Abbiamo utilizzato la superficie dell'erba come nostro zero; qualunque cosa sopra è positiva e qualunque cosa sotto è negativa.
Andy Zazzera, direttore CG del lavoro, il nostro brillante matematico malvagio ha fatto tutte le stime. (Ancora una volta, nulla è esatto poiché il nostro mondo è finto... ma la matematica è corretta).
In origine avevo intenzione di chiedere esplicitamente dei dettagli matematici, ma alla fine ho optato per le due domande di cui sopra. La matematica della modellizzazione computerizzata è, invece, come ho superficialmente scritto tempo addietro, basata su curve di Bézier e continuazione numerica.
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