Stomachion
martedì 17 giugno 2008
Il palio delle contrade morte
Non avevo ancora letto nulla di Fruttero e Lucentini, poi ho adocchiato Il palio delle contrade morte, sullo scaffale dell'edicola a Sesto San Giovanni, dalla cui stazione ho preso in questi giorni milanesi il treno per Seregno. E allora, visto anche il basso, bassissimo prezzo, mi sono fatto... coraggio e ho acquistato il libro. Definire il romanzo un giallo è solo perché c'è un morto, ma in realtà è un romanzo sul palio, il palio di Siena, sulla sua magia, sul contorno, sugli intrighi dei fantini e delle contrade, e soprattutto è un'atmosfera, un modo per interrogarsi sulla vita, al di là della trama, della storia e di tutti i discorsi accademici su un tale genere di letteratura. E alla fine anche una constatazione: per quanto cambiano i tempi sembra che la vita delle persone sembra sempre uguale.
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Mmm mi hai incuriosito... Mi avevano detto invece che la parte paliesca non era così interessante, ma magari gli darò una possibilità quest'estate. Ciau,
RispondiEliminaE.