C'era una volta una signora che si chiamava Emmeline Grangeford. Era molto triste, perché aveva perso il suo cane. Compose una poesia molto bella su di lui che faceva. (La poesia faceva. Il cane non si sapeva più cosa faceva).
'Oh, la tua lingua nella tazza
faceva rumore di piedi nella guazza
quando pioveva, spesso ti ho picchiato
perché
le tue impronte sul tappeto avevi lasciato
ed ora: ora, oh, come vorrei
sentire puzza di cane bagnato.'
E così la signora Grangeford guardava fuori nella pioggia e aspettava e piangeva e componeva. Finché un giorno, sentì grattare alla porta: in preda a un tremito d'emozione, aprì e...
E un leone balzò dentro e se la mangiò tutta, compresi i pettinini d'osso che aveva in testa.
La morale è: C'è sempre qualcuno che si approfitta del dolore altrui.
(storia di LeO da Terra! di Stefano Benni)
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