Un newyorkese, un taxista, una mattina scopre di avere dei poteri straordinari. La sua fidanzata non è altrettanto contenta all'inizio, anzi ne è spaventata. Poi, però, riescono a convivere con la nuova situazione, appena il tempo di venire attaccati da misteriosi esseri umani con poteri simili a
Max Quest, il nostro taxista. Questa organizzazione lo pone di fronte ad una scelta: o loro o l'oblio. E l'oblio, in questo caso, è l'esilio sul mondo di
Qanar, un pianeta ormai decaduto a causa di una non meglio specificata catastrofe che lo ha portato in una condizione quasi medioevale. Abbandonato in un deserto, apparentemente senza poteri, inizia un viaggio, una cerca (
quest) verso la sua fidanzata, la sua donna, la sua
Fran. Il romanzo,
Il mondo di Qanar di
Ted White, è nel complesso bello e appassionante, ma sbrigativo nelle fasi finali, quando non scende nei particolari nella lotta conclusiva tra Quest e gli
Altri, i suoi nemici. Alla fin fine, mescolando una tematica fantascientifica molto cara a
van Vogt come quella del superuomo, in una vicenda dall'atmosfera conaniana, White ha comunque realizzato un godibilissimo romanzo in cui trova anche lo spazio per interrogarsi sulla natura umana, e che di fondo sembra dare una buona base a molti dei giochi di ruolo attualmente in giro.
Una buona lettura, se vi capiterà mai di recuperare qualcosa della collana
Urania fantasy.
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