Isaac Asimov non è solo uno scrittore di fantascienza, ma anche di saggi scientifici, nonché di gialli. Avevo già letto, alcuni anni fa, alcune storie della serie dei Vedovi neri, racconti interessanti e intriganti. In Rompicapo in quattro giornate il protagonista è uno scrittore di nicchia che, suo malgrado, viene coinvolto nella morte di un suo amico, nonché dello stesso scrittore che ha contribuito a lanciare. Tormentato dai sensi di colpa (un favore non fatto potrebbe essere stata una delle possibili cause della morte dell'amico), inizia a indagare, scoprendo alla fine loschi traffici all'interno dell'albergo nel quale si svolge la vicenda. Lo stesso albergo è anche la sede della conferenza dei librai, alla quale Asimov ha effettivamente partecipato e, anche per questo motivo, si è inserito come attore nel romanzo. Romanzo che è appassionante e al tempo stesso divertente, per quell'ironia, nonché auto-ironia, che pervade il libro dalla prima all'ultima pagina.
Asimov non si può non leggere, e a maggior ragione l'Asimov giallista!
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