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Ravinel, in fondo, è succube per certi versi di entrambe le donne, come si scopre leggendo il romanzo, ma soprattutto cade in una spirale di follia che lo porta sempre più in basso, prima preda dei dubbi per quel che si appresta a compiere con Luciene, l'amante, poi convinto che Mirielle, la moglie assassinata, sia tornata dalla tomba per portarlo via con sé.
Dal punto di vista giallistico è dunque una storia abbastanza banale, ma sta proprio in questa banalità la possibilità degli autori di approfondire la psicologia di un uomo tutto sommato onesto che all'improvviso diventa un assassino.
Il finale, e per certi versi anche l'epilogo, sono sicuramente scontati, ma non perdono la loro efficacia soprattutto per il modo con cui Boileau e Narcejac ci hanno portato esattamente a quel punto.
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