Stomachion

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venerdì 23 maggio 2025

I volti dell'ombra

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Pierre Boileau e Thomas Narcejac sono gli indiscussi maestri del noir francese. E come giusto nel genere, non sempre i romanzi noir si concentrano su dei crimini. O quanto meno su crimini reali. I volti dell'ombra è, in questo senso, un romanzo decisamente ambiguo. Il protagonista, Richard Hermantier, un dinamico imprenditore impegnato nel lancio di un nuovo prodotto, una lampadina in grado di rivoluzionare il mercato per consumi e luce prodotta, rimane irrimediabilmente cieco a causa di un'esplosione nel giardino di casa. Da quel momento in poi inizia una specie di calvario psicologico autoimposto da un uomo troppo dinamico per dedicarsi alla cura di se stesso e troppo sospettoso per fidarsi del suo braccio destro, nonché socio, e della sua bella moglie.
E' significativa, e in qualche modo trascinante, la paranoia del protagonista, il cui particolare punto di vista è l'unico che il lettore sperimenta. In queso modo, con lo svolgersi delle pagine, ora si parteggia per lui, ritenendo reali le sensazioni che prova, ora gli si da dello stupido per credere in esse, un po' come fa egli stesso in alcuni momenti. Il finale, poi, è sufficientemente ambiguo da non chiarire se le sue paranoie siano state reali oppure frutto di una mante che non è, in ultima analisi, riuscita ad adattarsi alla sua nuova condizione.

mercoledì 11 luglio 2018

Le incantatrici

Dopo La donna che visse due volte e I diabolici è la volta di un altro grande romanzo dei maestri del noir francese, Pierre Boileau e Thomas Narcejac. Un ragazzo, Pierre Doutre, lasciato dai genitori in una scuola privata gestita da religiosi, si ritrova all'improvviso catapultato nel mondo dell'illusionismo dopo la morte del padre. La madre, infatti, per poter risparmiare sulla retta della scuola, lo richiama a se, introducendolo man mano nel dorato ma piuttosto complicato mondo dello spettacolo. Pierre, allora, conosce due gemelle tedesche che lavorano con la madre e, vista la giovane età, inizia a innamorarsene, senza accorgersi di restare invischiato in un gioco complesso in cui l'ossessione ora per una ora per l'altra si confonde, mentre la madre, una figura a tratti ossessiva e più interessata al denaro, cerca di tenerlo lontano dalle due ragazze.
Come evidente la storia, la più introspettiva delle tre, non finirà bene, ma forse ancor di più che nei romanzi precedenti Boileau e Narcejac intrecciano il tema dell'amore, del sesso e del doppio, che successivamente avrebbero riproposto con La donna che visse due volte.

giovedì 14 giugno 2018

I diabolici

È con questo romanzo che la Adelphi ha iniziato a pubblicare i romanzi di Pierre Boileau e Thomas Narcejac, i due maestri del noir francese. Come già ne La donna che visse due volte, in questo I diabolici (titolo originale Celle qui n'était plus, Quello che non era) i due autori si concentrano sulla psicologia del protagonista, ma laddove egli era uno spettatore impotente e una pedina inconsapevole, in questo Fernand Ravinel, commesso viaggiatore, è, o prova a essere, parte attiva nell'omicidio della moglie, orchestrato peraltro dalla sua amante.
Ravinel, in fondo, è succube per certi versi di entrambe le donne, come si scopre leggendo il romanzo, ma soprattutto cade in una spirale di follia che lo porta sempre più in basso, prima preda dei dubbi per quel che si appresta a compiere con Luciene, l'amante, poi convinto che Mirielle, la moglie assassinata, sia tornata dalla tomba per portarlo via con sé.
Dal punto di vista giallistico è dunque una storia abbastanza banale, ma sta proprio in questa banalità la possibilità degli autori di approfondire la psicologia di un uomo tutto sommato onesto che all'improvviso diventa un assassino.
Il finale, e per certi versi anche l'epilogo, sono sicuramente scontati, ma non perdono la loro efficacia soprattutto per il modo con cui Boileau e Narcejac ci hanno portato esattamente a quel punto.

martedì 14 febbraio 2017

Ossessione d'amore

Spero sia stato un buon #SanValentino di sangue per tutti! Nel segno di #AlfredHitchcock

Inquadratura escheriana da Vertigo
Uno dei più grandi registi del cinema del brivido, Alfred Hitchcock, ha reso immortali sullo schermo del cinema molti grandi romanzi. Abbiamo già visto che Psycho è la versione, incredibilmente fedele (a parte pochi dettagli), del romanzo di Robert Bloch, ma il maestro del thriller si interessò anche a due altrettanto grandi maestri del noir francese, Pierre Boileau e Thomas Narcejac.
Un primo tentativo di portare una loro storia sul grande schermo era andato a vuoto: Henri-Georges Clouzot aveva anticipato Hitchcock nell'acquisizione dei diritti de I diabolici, così, come narra la leggenda citata nel risvolto della copertina dell'ultima edizione Adelphi, i due scrittori francesi scrissero D'entre les morts proprio per il regista statunitense, che in effetti acquistò i diritti del romanzo e realizzò uno dei suoi capolavori, Vertigo, meglio noto in Italia come La donna che visse due volte.
La storia, riportata abbastanza fedelmente sul grande schermo da Hitchcock, è quella di un ex-poliziotto che inizia a indagare sulla moglie di una sua vecchia conoscenza che lo contatta dopo anni proprio per evitare che la moglie si suicidi. Ambientato nella Francia a ridosso della Seconda Guerra Mondiale, il romanzo si struttura in due parti, la prima che si sviluppa a Parigi e che vede il compimento di un piano complesso che porta alla morte della donna e la seconda a Nizza, quando il protagonista prima scopre quella stessa donna, di cui si era innamorato, rediviva, e quindi del piano complesso del suo vecchio compagno di studi, di cui in qualche modo era rimasto intrappolato.
E' proprio l'ossessione generata nel protagonista che permette di classificare La donna che visse due volte come romanzo noir e se le ombre e i tormenti interiori nel film diventano una fotografia inquietante e opprimente, nel romanzo siamo testimoni, quasi coprotagonisti di un amore che può solo finire in un unico modo...