Dopo La donna che visse due volte e I diabolici è la volta di un altro grande romanzo dei maestri del noir francese, Pierre Boileau e Thomas Narcejac. Un ragazzo, Pierre Doutre, lasciato dai genitori in una scuola privata gestita da religiosi, si ritrova all'improvviso catapultato nel mondo dell'illusionismo dopo la morte del padre. La madre, infatti, per poter risparmiare sulla retta della scuola, lo richiama a se, introducendolo man mano nel dorato ma piuttosto complicato mondo dello spettacolo. Pierre, allora, conosce due gemelle tedesche che lavorano con la madre e, vista la giovane età, inizia a innamorarsene, senza accorgersi di restare invischiato in un gioco complesso in cui l'ossessione ora per una ora per l'altra si confonde, mentre la madre, una figura a tratti ossessiva e più interessata al denaro, cerca di tenerlo lontano dalle due ragazze.
Come evidente la storia, la più introspettiva delle tre, non finirà bene, ma forse ancor di più che nei romanzi precedenti Boileau e Narcejac intrecciano il tema dell'amore, del sesso e del doppio, che successivamente avrebbero riproposto con La donna che visse due volte.
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