Stomachion

domenica 15 luglio 2018

Topolino #3268: Alla ricerca di Zio Paperone e altre storie

Mentre proseguono le avventure delle Piccole (grandi) papere nella storia di apertura di Bosco e Ziche, nella penultima storia del numero Paperino e nipotini indagano su L'inspiegabile scomparsa di Paperon de' Paperoni.
A caccia di tesori sommersi
Con un incipit non molto dissimile dalla serie I tesori del grande blu ideata da Sisto Nigro, Carlo Panaro supportato ai disegni da Luciano Gatto, spedisce Paperone e nipoti alla ricerca di tesori sommersi. A supporto di ciò, però, non c'è la classica ricerca biblio-archeologica, ma un satellite ideato da Archimede, il LO.S.T. (LOcalizzatore Spaziale Tesori), che una volta identificata la nave sommersa manda un segnale al tablet di Paperone che può recarsi sulle coordinate indicate. Qui per recuperare la nave basta mandare un nuovo segnale al satellite (sempre tramite il tablet) che provvederà a inviare un fascio di energia in grado di riportare in superficie il galeone sommerso.
A un certo punto Paperone scompare e inizia la parte interessante della storia (e detta da un amante della fantascienza non è proprio un complimento) con Paperino e nipotini che iniziano a indagare sui principali nemici dello zione: i Bassotti. Viene fuori un investigativo che porta i paperi tra Paperopoli e le isole tropicali a sventare un nuovo piano bassottesco, abbastanza ben congegnato in effetti. L'elemento positivo su tutti è la caratterizzazione di Paperino, determinato nel trovare Paperone.
Quest'ultimo alla fine compare all'improvviso sputato fuori dal tablet, dotato di un dispositivo di teletrasporto: probabilmente è la parte più incredibile della storia, visto che l'energia necessaria per il teletrasporto è paragonabile (se non superiore) a quella necessaria per un raggio traente. Mentre quest'ultimo deve "solo" trasportare un oggetto da un posto a un altro, un dispositivo del teletrasporto deve anche scomporre e ricomporre l'oggetto, e quindi è necessaria anche l'energia per compiere con il massimo della precisione queste due operazioni. Quindi risulta abbastanza poco credibile che un dispositivo abbastanza leggero, per quanto potente, sia in grado di gestirle.
A queste si aggiungono anche un paio di perplessità sui disegni, come la perdita del tocco da parte di Intellettuale-176 o delle non troppo comprensibili scelte per le espressioni dei paperi, come i volti rilassati di Paperino e nipoti che stanno tornando allo yacth dello zione nonostante il nuovo fiasco nella ricerca di Paperone.
La strana coppia ancora insieme
Pietro Zemelo, affiancato dal sempre efficace Emilio Urbano, ricompone la strana coppia Indiana Pipps-Pietro Gambadilegno per Il tesoro dei clorofilliani. I due, in possesso della medesima mappa, si ritrovano su una strana isola abitata da alberi senzienti e semoventi.
La storia, che presenta alcuni momenti di inquietudine ottimamente rappresentati da Urbano, scorre rapida e veloce con toni tutto sommato leggeri nonostante il finale drammatico, che forse, anche in questo caso, risulta un po' monco. Nel complesso, però, la coppia Pipps-Gambadilegno sembra funzionare abbastanza bene e la stessa storia funziona molto meglio rispetto a Benvenuto a Perfettopoli su Topolino #3265.
Rimboccarsi le maniche
Continuano le avventure delle Piccole (grandi) papere di Marco Bosco e Silvia Ziche. Bosco, non avendo utilizzato alcun padre-cappellano al fronte, mette in piedi una difficoltà abbastanza classica nel romanzo vittoriano di genere familiare: la banca esige il pagamento delle rate del mutuo a un ritmo più elevato di quanto pattuito. Il nuovo banchiere, J. D. Fitzrocker, interpretato da Rockerduck, vuole mettere le mani sulla casa della famiglia Quarch per demolirla e costruire una casa più sfarzosa di fronte alla residenza del suo avversario Paperon Laurenbek. Questa motivazione giustifica l'utilizzo di Rockerduck in un ruolo altrimenti tagliato per lo stesso Paperone o per Cuordipetra Famedoro, mentre la richiesta di estinzione del mutuo risulta una credibile variazione rispetto alla malattia del padre delle Piccole donne nel romanzo di Louisa May Alcott.
Le distanze tra parodia e romanzo, però, si faranno sicuramente maggiori, come suggerito dal finale della seconda puntata, ma ciò che per ora resta saldo è il rapporto tra le sorelle Quarch, molto simile a quello che lega le sorelle March.
In giro per il mondo con il campione
Non fosse per l'imminente finale del campionato del mondo di calcio, probabilmente non avrei scritto nulla sulla storia che chiude il numero, e questo nonostante i sempre ottimi disegni di Giorgio Cavazzano. Il fumettista disneyano italiano realizza una storia di produzione Egmont su testi di Gorm Transgaard che spedisce Paperino in un non meglio precisato paese dell'est europeo (non molto diverso dalla Russia stessa, come mostrato in una bella quadrupla) come dogsitter del campione del Paperopoli Luke Piedolski. La storia ruota in particolare sulla ricerca di Picky, che a un certo punto scompare, e con in parallelo il terribile umore di Piedolski che da elemento determinante della squadra, diventa il suo peggior nemico.
Al buon ritmo dell'avventura fanno, però, da contraltare la presenza in campo di un giocatore che non incide più,per quanto carismatico, e soprattutto il fatto che il Paperopoli si gioca l'eliminazione in una partita che all'inizio doveva far parte di un tour internazionale promozionale.

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