Come avrà capito chi mi segue su
twitter o
instagram, settimana scorsa sono stato a Palermo per qualche giorno al lavoro presso l'Osservatorio Astronomico per uno dei progetti legati a
Edu INAF. L'Osservatorio, a Palermo, si trova ospitato all'interno del suggestivo e immenso Palazzo dei Normanni, il punto più alto di Palermo da cui si può osservare buona parte della città, in particolare quella che si affaccia sul mare. Al suo interno, come molti Osservatori, ospita anche un museo che raccoglie una serie di strumenti astronomici. Tra questi c'è anche il telescopio qui sotto, descritto ne
Il Gattopardo di
Tommasi di Lampedusa e utilizzato dal padre dello scrittore.
Quando
Luchino Visconti realizzò il suo film, da buon regista verista, chiese all'Osservatorio documenti e strumenti da utilizzare nelle sue scene. Quando restituì i documenti storici e il telescopio, però, non tornarono esattamente nelle stesse condizioni con cui il regista li prese per le riprese: ad esempio su alcuni documenti si trova la firma dell'attore protagonista, mentre il telescopio tornò privo delle coperture d'oro, ricoperte dalla pittura nera che vedete nella foto.
L'episodio è al tempo stesso divertente e sconfortante, ma lasciando al lettore le considerazioni personali, vi segnalo che sto caricando tutte le foto nel loro formato originale su flickr in due album, uno dedicato al
museo astronomico e l'altro al
girovagare cittadino post-lavorativo.
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