Una delle polemiche scoppiate in queste settimane di caldo cosentino è la decisione, da parte dell'amministrazione provinciale, di spostare la sede degli uffici della Provincia dall'attuale palazzo, nella parte vecchia della città, all'ex-palazzo Carime, vecchia sede della banca cittadina. Inevitabili le polemiche, anche per il prezzo dell'immobile (intorno ai 7 milioni di euro, se non ricordo male). La prima reazione è ovviamente: ma non si potevano spendere meglio questi soldi? Possibile che non si potevano utilizzare per rispondere ad esigenze più immediate dei cittadini della provincia?
Eppure la notizia fa il paio con la sempre più continua dismissione della stazione di Vaglio Lise, la stazione dei treni cittadina, dalla quale TreniItalia si sta via via staccando sempre più. Finiti i tempi di Giacomo Mancini, non c'è più stato in città un politico in grado di costringere l'azienda dei trasporti ferroviari nazionali a sviluppare la stazione cittadina, aumentando treni a lunga percorrenza (come ad esempio quelli verso il Piemonte), che ora stanno invece via via scomparendo. La stessa stazione potrebbe quantomeno essere un po' più efficiente se gestita, come avviene per la stazione di Cadorna a Milano, dalle ferrovie locali, nel nostro caso le Ferrovie della Calabria.
Alla luce, però, dei problemi della stazione cosentina, lo spostamento degli uffici provinciali proprio a Vaglio Lise potrebbe essere un'ottima notizia, a patto che l'amministrazione provinciale attuale e futura sia in grado di sviluppare, con le opportune politiche, una zona che, in questo caso, potrebbe diventare centrale per la città.
Tutte queste considerazioni fanno poi il paio con il progetto della mini-metropolitana: in questo senso uno dei progetti più importanti di Mancini si rivela in parte deleterio per la città, e anche per il suo sviluppo. Abbiamo infatti dovuto rinunciare alla stazione cittadina, ovvero la vecchia stazione dei treni in quella che oggi è Piazza Matteotti. Una stazione ferroviaria cittadina, oggi, con una spinta allo sviluppo dell'area urbana sempre maggiore, avrebbe decisamente fatto comodo, non solo per semplificare gli spostamenti verso altri comuni della provincia o verso la stessa stazione di Vaglio Lise, ma anche per questo particolare progetto della mini-metropolitana (che in realtà andrebbe chiamato servizio ferroviario urbano, come a Milano, of course!).
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