E quest'anno, ancora una volta, il box Ferrari trova difficoltà nella gestione delle situazioni di crisi. E così, nel momento topico, quello che succede è che, semplicemente, si sceglie di non cambiare gli pneumatici a Raikkonen, quando rientrava ai box con meno di un secondo da recuperare su Hamilton, e a Massa, che oramai arrancava nelle retrovie, dopo un primo (di cinque) testa coda. E non solo alla televisione dicono che sapevano dell'arrivo della pioggia (una tattica più conservativa in attesa di attaccare al secondo pit stop non sarebbe stata una cattiva scelta, dopo tutto), ma pensavano, in base ai dati (evidentemente sbagliati), che sarebbe durata non più di un paio di giri.
Invece l'errore nella scelta di non cambiare le... scarpe della Ferrari (errore di squadra, come ha ribatito a fine gran premio il campione del mondo) ha dato via libera a Hamilton, dando ragione al pilota britannico e al suo box, quello della McLaren, che ha fatto la scelta giusta, vincendo Silverstone 2008.
E poi la scelta giusta l'hanno fatta anche quelli della Honda, che al muretto hanno un tipo di nome Ross Brawn (ricorda qualcuno?) che ad un certo punto, quando venne giù un gran diluvio, doppiati con Barrichello, hanno deciso di montare le gomme da pioggia: la scelta alla fine ha pagato con un terzo posto, quello del brasiliano, dietro il secondo di un rinato Heidfeld che raccolgie punti per la BMW, impensabile con un gran premio più tranquillo di quello che è stato.
In definitiva una condotta poco conservativa nel primo pit stop e troppo conservativa quando si doveva decidere se far rientrare Kimi o no nel periodo in cui prendeva 5 secondi a giro da Hamilton e quasi altrettanti dagli altri, hanno portato ad un quarto posto, doppiato, che non solo non è il valore del pilota, ma neanche quello dell'auto, ma che forse, purtroppo, è il valore del box di quest'anno.
E speriamo che questi errori non vengano più ripetuti, perché Raikkonen e in parte Massa non possono sempre lottare per porci riparo.
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