Stomachion

venerdì 11 luglio 2008

Sognare? Sicuramente dormire...

Immagine di La casa del sonnoA volte si dice: dormire ad occhi aperti. E' quello che capita, in un certo senso, ad una dei protagonisti de La casa del sonno, bel romanzo corale di Johnathan Coe, scrittore britannico talentuoso che sfrutta con sapienza la narrazione non sequenziale, con salti di capitolo in capitolo dal passato al presente, tipica dei romanzi d'avventura o di tensione. I protagonisti, quindi, ballano di fronte agli occhi del lettore tutti legati da un comune denominatore: il sonno. Che poi non è solo l'atto del dormire, ma anche quello del sognare, e non solo i sogni notturni, ma anche e soprattutto quelli della propria vita. E poi, in ultima analisi, è anche una storia d'amore, complicata, lunga e, perché no, neanche tanto banale (anche se non difficile da capire nelle sue sfaccettature, andando avanti nel romanzo).
E alla fine, chiuso il libro, non potrete non pensare che nessun uomo potrà mai dare ad alcuna donna un pegno d'amore più grande di quello che Robert ha dato a Sarah.

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