Stomachion

domenica 13 ottobre 2013

Neonomicon

La Bao Publishing è uno degli editori più aggressivi degli ultimi anni in Italia. I prodotti che ha proposto, sta proponendo e che, dai preview, proporrà promettono di essere molto interessanti, e quando ha la possibilità di mettere le mani su opere dal grande potenziale, non si lascia sfuggire l'occasione per una presentazione in grande stile. E' quello che è successo con Neomicon, il volume che raccoglie le storie lovecraftiane di Alan Moore, proposto con copertine differenti, non solo sin dalla prima pubblicazione, ma anche con le successive ristampe.
Lovecraft
Howard Philips Lovecraft, il solitario di Providence, è stato uno degli scrittori di punta di Weird Tales, uno dei più noti pulp magazine statunitensi. A questa mitica rivista collaborò anche Robert Erwin Howard, il creatore di Conan, e uno dei più prolifici in assoluto, considerato il tempo limitato di produzione delle sue storie. Lovecraft e Howard furono legati da una grande amicizia, tanto che Howard scrisse alcuni racconti ambientati all'interno del Ciclo di Cthulu, la serie di racconti dello scrittore di Providence dedicata ad antiche entità che dal profondo dello spazio, eoni fa, giunsero sulla Terra, influenzandone gli abitanti, in particolare pazzi, artisti e sognatori. E Lovecraft era un sognatore: i suoi sogni erano così vividi e precisi, e i suoi mal di testa così forti, che non poteva, HP, non diventare uno scrittore del fantastico, in particolare dell'horror. A Lovecraft, poi, e alle sue opere sono stati dedicati film e fumetti, come ad esempio quello di Keith Giffen ed Enrique Breccia, basato su una sceneggiatura cinematografica di Hans Rodionoff: l'opera vuole essere una sorta di biografia non autorizzata, ma soprattutto è una storia visionaria in cui Lovecraft non solo sogna ma vive in prima persona i suoi incubi, in un percorso che lo fa oscillare a cavallo tra il mondo reale e la follia, quella ereditata dai propri genitori.
Che Lovecraft non fosse proprio quel pazzo visionario che Giffen-Riodionoff-Breccia rappresentano non è difficile da immaginare: basti pensare alla sua vasta produzione di saggi che rivaleggia con l'altrettanto vasta produzione di racconti, o al suo interesse verso le novità nel campo della matematica, della fisica, dell'astronomia (in quest'ultimo caso si interessò alla previsione dell'esistenza di un ottavo pianeta nel Sistema Solare).
Il cortile
Ovviamente è folta la schiera dei continuatori dei cicli lovecraftiani e a questo appello non poteva certo mancare Alan Moore, che già in Watchmen aveva utilizzato un mostro lovecraftiano durante il drammatico attacco alieno di New York. Il genio di Northampton arricchisce i miti di Cthulu per la prima volta con un racconto in prosa: Il cortile. In questo caso un detective dell'FBI indaga su una serie di efferati omicidi commessi da diversi assassini ma con un punto in comune abbastanza inquietante: uno stesso modus operandi. E a complicare la faccenda c'è il fatto non indifferente che non si conoscevano tra loro. L'agente Aldo Sax, chiamato a indagare, purtroppo per lui troverà il punto di contatto tra gli assassini, diventando egli stesso il prossimo della lista... il prossimo assassino ovviamente!
Questo il racconto da cui inizia tutto, una avventura che la Avatar, nel 2004, pubblica in versione a fumetti, affidata ad Anthony Johnston per i testi e Jacen Burrows per i disegni. In particolare Burrows presta il suo stile, che ricorda molto quello di Glenn Fabry, alla descrizione di visioni e orrori oltre il dicibile, rendendo perfettamente la storia intensa e claustofobica di Moore/Johnston.
Il cortile, la cui versione a fumetti è stata pubblicata in Italia per la prima volta dalla Magic Press, era solo il primo passo del progetto di aggiornamento dei miti di Chtulu al III millennio. Il passo successivo era, appunto, Neomicon, realizzato da Moore in prima persona e sempre con Burrows come disegnatore.
Neonomicon
Il rinnovamento vuole partire sin dal nome, Neomicon, che sembra voler aggiornare e superare il famoso Necronomicon, il libro fittizio che nella mitologia lovecraftiana contiene tutte le informazioni sugli Antichi e i riti connessi con il loro culto. E il rinnovamento passa anche per una commistione di generi, come aveva già fatto Stephen King, del resto: la scena iniziale, infatti, riprende, con meno drammaticità e maggiore verosimiglianza, l'incontro tra Sterling e Lecter ne Il silenzio degli innocenti: da un lato ci sono gli agenti Gordon Lamper e Merril Brears e dall'altro lato della vetrata l'ex-agente Sax. La storia, da questo punto in poi, è divisa in due parti: all'inizio abbiamo un poliziesco classico, con indagini sul campo, raccolta delle prove, irruzioni, inseguimenti del cattivo, infiltrazioni nel gruppo dei presunti assassini; poi ecco che i due agenti dell'FBI fanno la conoscenza con l'orrore puro, da cui solo una, Merril, dopo un non ben definito tempo come compagna sessuale di uno degli antichi, riuscirà a sopravvivere. Come al solito i motivi di questa salvezza sono insondabili e incomprensibili per la protagonista innanzitutto: è qualcosa che è successo. E d'altra parte la storia di Moore, più che un aggiornamento (si potrebbe dire che risponde alla domanda: come sarebbe un racconto lovecraftiano ambientato ai giorni nostri?), sembra ciò che avviene prima di un qualunque racconto del solitario di Providence. In fondo ogni lettore di un racconto dei miti di Cthulu si sarà sempre chiesto: ma come ha fatto a nascere un mostro come quello da una donna umana? Ecco: Neomicon fornisce proprio quella risposta, spostandola temporalmente al XXI secolo.

Approfondimenti:
Recensione su Il pozzo e il pendolo
Recensione di Andrea Bramini su LSB
The Dream-Quest of Unknown Kadath: le Terre del Sogno in poster e a fumetti

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