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A livello di storie, infatti, il sommario celebra soprattutto Paperone, con la storia d'apertura, Il mistero del Monte Orso di Tito Faraci e Giorgio Cavazzano, e con quella di chiusura, il primo episodio ufficiale de IL destino di Paperone di Fabio Celoni, La civiltà sopra le nuvole, il sequel de Le lenticchie di Babilonia di Romano Scarpa.
La capatina di Faraci e Cavazzano su Monte Orso è la seconda, dopo quella realizzata per il Topolino #2717 del 2007, ovvero per i 60 anni di Paperone. Questa nuova storia è, però, meno divertente della precedente, molto più centrata sull'idea di celebrare il personaggio, il suo creatore e la sua storia d'esordio. Come qualcuno ha fatto notare, però, la storia si basa su una premessa apparentemente errata: Paperone e Paperino si conoscono prima della storia d'esordio dello zione. La cosa, però, sebbene sia stata in qualche modo sconfessata dall'ultimo capitolo della $aga di Don Rosa, non era stata smentita né da Barks né dalla storia stessa, che semplicemente presentava un nuovo personaggio nel cast dei paperi. D'altra parte il personaggio, all'epoca, non si sapeva se avrebbe avuto successo o meno. Vorrei poi ricordare che le storie di Paperino paperotto, così come le storie di Fantomius, raccontano di un Paperone molto più presente a Paperopoli e nella vita di Paperino rispetto a quanto narrato nella $aga stessa. E questo dobbiamo considerarlo il "canone", per chi è interessato a ciò, cui gli autori italiani si attengono.
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Tra l'altro proprio a Fabio Michelini è stata assegnata la storia di una decina di pagine che celebra il traguardo di 3500 numeri. Disegnata da Claudio Sciarrone, cattura perfettamente lo spirito di qualunque lettore di Topolino e risulta il prologo perfetto alle pagine redazionali che celebrano la storia del settimanale disneyano. Questa è la parte più bella del numero, considerando il traguardo raggiunto, e forse proprio per questa scarsità di celebrazioni risulta decisamente graditissimo. E' stata, ovviamente, una scelta redazionale, discutibile o meno che sia: personalmente penso sia stata la scelta più semplice per la redazione, che in altre occasioni (vedi per esempio il #3182 che celebrava il compleanno di Topolino) avevano interrotto le storie a puntate iniziate sul precedente. Alla fine abbiamo sicuramente avuto un prodotto di qualità, ma non veramente celebrativo, perché la sensazione che ha lasciato la chiusura del numero è stata quella che le vere celebrazioni erano dedicate a Paperone.
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Insomma: un semplice esercizio di stile di cui non si sentiva poi molto il bisogno, e questo nonostante l'ottima prova di Cristian Canfailla, che non ha cercato di adattare il suo stile per renderlo simile a quello di De Vita, ma ha fornito la sua personale interpretazione delle atmosfere della saga. E alla fine ha avuto ragione proprio il giovane disegnatore!
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