Finalmente gli orfani Baudelaire scoprono cosa si nasconde dientro V.F.: un villaggio!
E' lì che si dirigono ed è lì che si fanno adottare: il villaggio di V.F., infatti, aderisce all'iniziativa Ci vuole un villaggio per allevare un bambino e quindi sarà l'intero villaggio ad occuparsi dei Baudelaire, o come più probabile, saranno gli orfani a doversi occupare del villaggio in cambio dell'ospitalità!
Ovviamente ci sarà qualcuno ad aiutarli, il pavido Hector, che in gran segreto ha costruito una macchina volante, questo perché V.F. è un villaggio con così tante regole, che anche costruire un aggeggio meccanico è punibile con la morte!
Pensate, in tutto questo, che i poveri orfani, oltre a dover cercare i trigemini Pantano, grazie a una serie di poesie di Isadora, dovranno anche difendersi da un'accusa di omicidio: in questo caso a indagare sarà ancora una volta il famigerato conte Olaf, travestito da pacchiano investigatore in stile anni Settanta, aiutato dalla sua allieva e ormai fidanzata Esmé Squalor, in questa occasione travestita da tutore della legge di V.F.
Personalmente, per colpi di scema, assurdità varie e costruzione generale dell'episodio, è questo il libro migliore della serie, seguito, come ho già scritto in altre occasioni, da La stanza delle serpi: tra fogliettini, regole, corvi e cappelli corvini, Snicket costruisce un'altra bella vicenda per gli orfani Baudelaire che, nel finale, sembra aprire nuovi e interessanti orizzonti per i 6 romanzi successivi.
Gli infausti precedenti:
1. Un infausto inizio
2. La stanza delle serpi
3. La funesta finestra
4. La sinistra segheria
5. L'atroce accademia
6. L'ascensore ansiogeno
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