E' quando si conclude la cavalcata fantastica di Felipe Massa in Ungheria. Il motore della sua Ferrari lo tradisce. E giustamente, per precauzione, fanno rallentare anche Raikkonen, che, dopo essersi liberato di Alonso solo al secondo pit stop, con una serie di giri veloci (suo il miglior tempo in gara, fatto con gomme super soft) aveva ripreso Glok, in quel momento terzo (alla fine secondo).
E così, sotto la bandiera a scacchi vince Kovalainen sulla McLaren (Hamilton, alla fine 5.o, ha bucato quando mancavano una trenitina di giri alla conclusione), con la Ferrari che in gara si dimostra eccezionale, superiore alle aspettative, e ancora di più lo è Felipe, che con una grandissima partenza prima scavalca il finlandese d'argento (sorpasso scontato, vista la partenza del brasiliano dalla parte pulita, posizione importante in ogni pista, ancora di più in Ungheria), quindi prende la scia del britannico per poi superarlo con una staccata spettacolare: quando i freni funzionano il brasiliano sa fare compe pochi bene il suo mestiere di pilota!
Ancora una volta, però, si dimostra scarsamente coraggioso il box Ferrari, che avrebbe potuto accorciare la seconda parte di gara di Kimi, che a pista libera avrebbe potuto sorpassare con i giri veloci non solo Alonso, ma anche Glok: certo, visto come è finita con il motore (vecchio) di Felipe e come sembra da indiscrezioni stesse andando il motore di Kimi, alla fine è stata forse una fortuna che il finlandese in rosso non sia riuscito a liberarsi dello spagnolo prima della seconda sosta.
A volte le gare sono così, e ci sta anche una sconfitta per problemi di motore (forse causati dal gran caldo? Il motore del campione del mondo era nuovo!), ma certo rischia di essere molto pesante alla fine della stagione se consideriamo le occasioni perse nei gran premi precedenti (Silverstone e Montecarlo su tutti!).
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