La storia di apertura del
Topolino #3259, che esce nella settimana del Salone del Libro di Torino è dedicata alla meccanica quantistica.
Dinamite Bla e il meccanico quantistico è la nuova storia prodotta nel cappello di
Topolino Comics&Science. Scritta da
Fausto Vitaliano per i disegni di
Stefano Intini, propone una serie di spunti interessanti, alcuni dei quali
li ho esaminati con un certo dettaglio Al caffé dell Cappellaio Matto. Resta allora da vedere cosa è successo nel resto del numero.
Spia cyberpunk
Il secondo episodio di
Nemici come prima, lasciato nelle capaci mani di
Tito Faraci, sfocia nel
cyberpunk grazie a un'ampia porzione della storia ambientata nel
cyberspazio. Dotata di un buon ritmo e di dialoghi brillanti, scherza sugli appassionati di serie televisive, che grazie al nuovo modo di fruirle, sono sempre attenti a evitare gli
spioler sulle stagioni che stanno seguendo, ritrovandosi ora a sviare una sesta, ora una decima, ora un'ottava stagione!
Ottima la prova di
Stefano Zanchi: lo stile dinamico e l'ottima gestione di espressioni e movenze rende il segno particolarmente gradevole. Particolarmente efficaci sono, poi, gli agenti di Actinia: un florilegio di paperi, piccioni, pellicani con quell'acquilotto di Z a guidarli, che spuntano da ogni angolo delle vignette dove sono ritratti. Per contro si riconosce a stento il tratto, nonostante i crediti in fondo alla prima pagina: molto simile, infatti, lo stile a quello di
Andrea Freccero.
Popcorn e supereroi
La storia del cinema di Topolino di
Roberto Gagnor arriva così all'ultimo
trend del cinema attuale: i
blockbuster sui supereroi. Paperone vuole rispondere alla Rocker Films e ai suoi colossal con tanto di seguiti campioni di incassi al botteghino, ma la sua casa di produzione a basso
badget guidata da Paperina e Brigitta non ha né le proposte né i fondi per lanciarsi in maniera appetibile sul mercato. Così, pensando pensando, ecco l'idea: un film sui supereroi. E visto che Paperinik non è abbastanza venale (d'altra parte l'eroe paperopolese è stato coinvolto varie volte in imprese cinematografiche, iniziando dalla classica
Paperinik divo del cinema di
Massimo De Vita su sceneggiatura anonima accreditata allo
Staff di IF), le due papere optano per una seconda scelta per un film decisamente al risparmio: PaperBat!
La presenza di Paperoga è un elemento di sicuro divertimento, anche grazie alla
gag ricorrente sulla sua identità segreta, decisamente nota a tutti. Alla fine Paperina e Brigitta riescono a tirare fuori un film di successo grazie allo scontro di PaperBat e Paperinik contro Spennacchiotto filmato da uno
youtuber: è bastato contattarlo per avere in mano un ottimo film realistico e a basso costo!
Certo, per quanto sia sempre divertente vedere Paperone fare richieste assurde per produrre e realizzare prodotti di qualità a costi irrisori e senza spostare la produzione in paesi stranieri, alla lunga risulta quasi anacronistica questa rappresentazione del personaggio.
Ottimi anche questa volta i disegni del veterano
Valerio Held.
Una satira ancora attuale
Marco Meloni, per l'occasione autore completo, si cimenta con la parodia classica scegliendo il racconto umoristico di
Mark Twain La banconota da un milione di sterline. Cosa farebbe un uomo delle classi sociali più basse con una banconota da un milione di sterline? Sulla risposta a questa domanda si sviluppa il racconto di Twain e la parodia di Meloni, dove due soci in affari (nel caso di Twain, due fratelli) affidano al povero e sfortunato protagonista una banconota da un milione di sterline.
E' emblematico e di un'attualità travolgente la scena della cena in una trattoria: l'oste, dopo aver dato i numeri pensando che Paperino non volesse pagare, cambia completamente atteggiamento non appena vede la banconota da un milione di sterline, arrivando persino ad assegnarli un credito illimitato!
Classici poi i disegni di Meloni, ispirati in maniera abbastanza evidente a quelli di
Sandro Dossi.
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