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Avventura nel mondo degli elfi
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L'avventura, che presenta una serie di spunti interessanti, tra ispirazioni tolkeniane (come il potere magico della musica elfica), influenze di Elf Quest (vedi ad esempio la trasformazione fisica degli elfi rimasti sul mondo dei Wizards o l'isolazionismo degli elfi guidati da Valedrin), porta i nostri amici nel mondo degli elfi, che, è proprio il caso di dirlo, si trova ad appena qualche frequenza di distanza.
Il loro mondo è un gigantesco albero magico, Oberon, nome che non è nuovo agli amanti del fantasy o ai cultori del teatro shakespeariano. Esso è infatti il leggendario re delle fate, diventato famoso soprattutto grazie al Sogno di una notte di mezza estate, dove il bardo William Shakespeare gli affianca una regina, Titania.
Nella storia scritta da Matteo Venerus, l'Oberon del mondo dei Wizards of Mickey è molto più simile al green man, rappresentazione fisica e protettore della natura, che non al re delle fate del folklore medioevale o della commedia di Shakespeare. Questo Oberon si trova in difficoltà, preda del lato oscuro e i Wizards of Mickey sono chiamati a intervenire, anche contro gli stessi elfi che non si rendono conto del pericolo, chiusi come sono nel loro isolazionismo.
La storia, dunque, ha tutti gli elementi per essere bella e appassionante, inclusi gli splendidi, eleganti e spettacolari disegni di Roberto Marini, in grado di passare da pagine dalla struttura classica ad altre più ariose e libere dalle costrizioni della griglia. Purtroppo, almeno relativamente a questo caso, il suo sviluppo risulta un po' semplicistico, eccessivamente veloce e in alcuni punti anche difficile da seguire, almeno leggendo le didascalie (molto più chiari, in questo senso, i disegni di Marini), che lasciano la sensazione di qualcosa di non detto, rimasto nella tastiera dello sceneggiatore.
In poche parole: un'occasione mancata, a maggior ragione considerando l'ottimo lavoro di Marini.
In short we trust
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Altrettanto efficace è Il perfetto taxista di Augusto Macchetto e Mattia Surroz. Appartenente alla non sempre efficace serie de I corsi di Paperoga, ha il pregio di dare al lettore un invito sempre efficace: prendere la vita con calma!
Il compleanno di Manuela Danarosa de Doblon y Pesetas
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La storia risulta lineare e facilmente leggibile, senza eccessivi guizzi o colpi di scena. Paperinik, come identità mascherata di Paperino, gioca un ruolo quasi marginale, in una storia in cui quest'ultimo più che travestirsi utilizza l'armamentario investigativo dell'eroe.
Pur non avendo in repertorio una gran varietà di animali antropomorfi per i personaggi di contorno, buona la prova del turconiano Graziano Barbaro.
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