Stomachion

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lunedì 12 dicembre 2022

Topolino #3498: Sulle orme di Tolkien

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Pubblicato l'usuale video disneyano del lunedì, passo all'esame del numero di Topolino attualmente in edicola, il #3498.
La storia d'aperturta, cui Andrea Freccero dedica per la seconda settimana di fila la copertina, è il secondo episodio de La leggenda della spada di ghiaccio, nuovo capitolo nella saga fantasy ideata da Massimo De Vita una quarantina di anni fa. In qualche modo quello che avevo scritto settimana scorsa, trova conferma con questo secondo episodio. Marco Nucci, infatti, si avvia verso una strada tutto sommato abbastanza sicura, quella tracciata da Il Signore degli Anelli: situazioni e personaggi, in effetti, ricalcano l'opera monumentale di J. R. R. Tolkien, basti ricordare su tutti gli Scuri di re Atro che ricordano i Nazgul. Il tutto, però, viene anche mediato dalla vena goscinniana dello sceneggiatore, che riesce ad alleggerire una vicenda altrimenti ben più cupa.
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domenica 19 giugno 2022

Topolino #3473: Sulle dita di una mano

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Le storie di Roberto Gagnor, limitandosi a quelle uscite su Topolino, che a conti fatti non ho gradito si possono raccogliere sulle dita di una sola mano. E tra queste, come mi aspettavo, c'è anche la Paperiliade. E questo perché è in qualche modo figlia della Topodissea, che per quanto gradevole fosse come parodia, personalmente non mi aveva convinto completamente.
I problemi principali sono i modernismi, usati anche in questa occasione in maniera un po' eccessiva, e un eccessivo umorismo che toglie qualunque senso di epicità alla storia, rendendo di fatto vano il lavoro di Paolo Mottura alla copertina che trasmette al lettore qualcosa che non troverà nella storia. Ci sono, però, alcuni elementi che invece mi fa piacere rilevare in positivo. Innanzitutto Paperino, che interpreta Achille, in questo caso il Paperide Paperachille, l'eroe dei paperachei, valorosissimo guerriero, cosa che ovviamente fa piacere. Ovviamente Gagnor sfrutta le caratteristiche di Paperino, in particolare il suo caratteraccio. E dall'altro lato, quello di troia, ecco Topolino interpretare Ettore, o meglio Topoettore (personalmente avrei optato per Topettore), che oltre al valore di combattente sul campo, si mostra come uno dei pochi intenzionato a trattare per porre fine a una guerra di lungo corso.
Proprio la guerra risulta l'elemento più difficile da affrontare da parte degli autori, ma Gagnor, ottimamente supportato da Alessandro Perina, che si mostra con un tratto particolarmente plastico e agile per l'occasione, mostra al lettore delle ammucchiate abbastanza innocue in cui i due eserciti semplicemente se le danno di santa ragione. E proprio nel corso della lunga battaglia che prende quasi tutta la seconda parte del primo libro abbiamo uno dei momenti più belli di tutta la storia con il monologo di Topoettore contro la guerra.

domenica 29 agosto 2021

Topolino #3431: Ricordando Carl Barks

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All'interno di un ricco sommario di inediti, impreziosito dalla conclusione de L'ultima avventura di Reginella, è presente al centro dell'albo la ristampa de L'eredità di Paperino di Carl Barks. La storia, uscita nel 1949, è stata la protagonista di un curioso caso di un brevetto negato, nello specifico all'inventore Karl Kroyer, cui, nel 1964, era stato chiesto di risollevare una nave affondata nel mare di fronte alle coste del Kuwait. Su questa storia curiosa avevo scritto un articolo che è diventato la base per un nuovo video della serie Disney Comics&Science:

domenica 30 maggio 2021

Topolino #3418: Sfide

Effettivamente è un numero ricco di sfide, iniziando dalla classica tra Rockerduck e Paperone che va in scena su Lo scontento miliardario di Pier Giuseppe Giunta per i disegni di Lucio Leoni. In questo caso lo sceneggiatore in una storia di media lunghezza riesce a mostrare ai lettori come l'essenza del rapporto tra Paperone e Rockerduck è sostanzialmente nel confronto e nella sfida che forniscono uno all'altro. Giunta, infatti, riesce a mettere prima Rockerduck e poi Paperone nella situazione di non avere alcun avversario, per poi riportare tutto allo status quo originario.

domenica 23 maggio 2021

Topolino #3417: Si parte!

E La ventiquattrore di Paperopoli prende ufficialmente il via con la seconda puntata. La storia di Alessandro Sisti mantiene la sua atmosfera giocosa e il ritmo veloce grazie alla solita rivalità tra Paperone e Rockerduck, con il terzo incomodo del Red Duckan di Gervasio, che da origine a una serie di gag divertenti. A queste fa da sfondo il non ancora chiaro piano dei Bassotti per approfittare dell'attenzione di tutta la città sulla gara automobilistica, mentre nel frattempo un altro antagonista della storia fa la sua mossa che porta al sorprendente finale di puntata, che non fa altro che confermare la sua identità, già intuibile dalla prima puntata. brBuona la prova di Mario Ferracina con il suo stile a metà tra Freccero e Mangiatordi.

domenica 3 maggio 2020

Topolino #3362: Arte e scienza, l'unione fa la forza!

A causa di alcuni interventi sul server, questa settimana l'usuale recensione staccata sul Caffè del Cappellaio Matto non andrà in onda, per cui l'articolo domenicale qui su DropSea dedicato al numero settimanale di Topolino inizia con l'ultimo episodio de La pietra dell'oltreblu. Appena sarà possibile tornare a pubblicare sul blog, provvederò, per completezza, a pubblicare anche lì la sola parte riferita alla saga di Bruno Enna e Alessandro Perina.
Il periodo romano
L'ultima tappa della ricerca dei paperi di ciò che resta dei magici lapislazzuli di Paperello, alias Raffaello Sanzio, avviene in quel di Roma, dove il pittore passò un lungo periodo artistico, dal 1509 fino al 1520, anno della sua morte. In particolare i due autori per l'ultima tappa usano come fonte di ispirazione l'affresco realizzato da Raffaello nel 1511 per conto di Agostino Chigi, Il trionfo di Galatea, conservato presso Villa Farnesina.
Nella mitologia greca, Galatea era una ninfa del mare, figlia di Nereo e Doride. Era innamorata, ricambiata, del giovane pastorello Aci. I due, però, erano visti con invidia dal ciclope Polifemo, innamorato della ninfa. Una sera, dopo aver visto i due amanti in riva al mare, accecato dalla gelosia, e con un modus operandi a lui ben noto, scagliò contro Aci un masso di lava, uccidendolo. Galatea iniziò a versare lacrime disperate, mentre il sangue di Aci sgorgava a fiotti dalla ferita alla testa. Zeus e gli altri dei, mossi a pietà dal dolore della ninfa, trasformarono il sangue di Aci nelle acque del fiume Akis, che sorge dall'Etna e sfocia a Capo Mulini, in provincia di Acireale. Peraltro proprio da quelle parti si trova una piccola fonte sorgiva, nota come "u sangu di Jaci", il sangue di Aci, dal colore rosastro a causa della presenza di ossidi di ferro.
L'affresco di Raffaello mostra Galatea a bordo del suo carro acquatico, una conchiglia trainata da delfini, al centro di una scena di gruppo vivace e affollata di altre figure mitologiche in attegiamenti amorevoli. A parte quest'ultimo aspetto dell'opera, di quelle di Raffaello fin qui riprodotte da Perina, questo trionfo è sostanzialmente il più fedele per quel che riguarda uso dei colori e rappresentazione dei personaggi.
Il committente di Paperello, infine, che non viene mai nominato, ha le sembianze dell'Uomo in arme di Sebastiano del Piombo, uno degli artisti ingaggiati da Chigi per decorare la sua villa. Mentre l'autore del quadro è stato identificato solo negli anni Trenta del XX secolo, l'identità dell'uomo ritratto non è stata ancora ben chiarita: c'è chi ritiene sia il condottiero Luigi Gonzaga, chi lo stesso Chigi. C'è, comunque, da dire che la moda del tempo per i potenti era sostanzialmente la stessa (un po' come ora che tutti i giovani ricchi portano la cresta), come ben si vede dal medaglione che lo ritrae realizzato da Lorenzo Bernini per la Cappella Chigi a Roma. In questo caso, però, i tratti sembrano molto più gentili rispetto a quelli del quadro di del Piombo.

domenica 8 dicembre 2019

Topolino #3341: A ritmo di musica

E così il lavoro di Claudio Sciarrone con Foglie rosse era effettivamente, anche se marginalmente, collegato con il progetto di Bruno Enna con i nipotini. Inizia questa settimana X-Music, una storia sui talent show di genere musicale, che vede protagonisti la banda di Quo e quella di Tip e Tap, che si confrontano in terreno neutro, Calisota City, sede, appunto, di X-Music.
Le audizioni
Dopo l'ottimo lavoro con Young Donald Duck, Marco Mazzarello torna a disegnare una storia di genere adolescenziale, dove indubbiamente si sbizzarrisce. Riesce in modo abbastanza naturale a seguire la direzione grafica di Sciarrone per Tip e Tap, ma non utilizza tale punto di partenza per rinfrescare un po' gli altri personaggi, in particolare i nipotini di Paperino. Nel complesso, però, Mazzarello compie un ottimo lavoro, seguendo con il suo tratto rotondo e dinamico l'altrettanto dinamica e divertente sceneggiatura di Enna. Questa presenta diverse piccole divertenti gag che mettono alla berlina il mondo dei reality e i suoi protagonisti, senza dimenticare gli influencer, che all'interno di X-Music, votano in funzione dei like ricevuti sui social. Ovviamente, visto che in questo genere di programmi bisogna costruire conflitti, Enna inserisce anche i veri antagonisti dei giovani artisti: gli autori del programma che già iniziano a pensare a modi su come indirizzare X-Music sui binari a loro più utili. Vedremo come si evolverà questa situazione nelle prossime puntate.

domenica 28 luglio 2019

Topolino #3322: Detective in azione

Con mia grande sorpresa scopro che il copertinista di questa settimana è Alessandro Perina: l'illustrazione con cui il numero si mostra ai lettori, per quanto tipicamente estiva, è anche piuttosto brutta. Cose che capitano.
Nel frattempo prosegue la Missione Zione con il quarto episodio de L'enigma della lettera dal passato, saga estiva ideata e scritta da Marco Bosco e questa settimana disegnata da Andrea Malgeri.
Sopra i tetti della città
Per la raccolta dell'ultimo pezzo dell'enigma di Anatrasius Fogg seguiamo l'ultimo gruppo di enigmisti disneyani: Topolino, Pippo e Minni. I tre, che intravedono il misterioso uomo con la barba rossa, si mettono alla ricerca di una particolare banderuola segnavento in quel di Papford, mentre, ignari, sono seguiti da Intellettuale-176 e dal fratello 176-176.
Nonostante la presenza di Topolino, questa è la puntata meno stimolante delle quattro fin qui uscite: la trama scorre lineare, senza particolari colpi di scena o cambi di ritmo fino alla scoperta dell'ultimo indizio.
A questo punto l'enigma completo è il seguente:
  • lo contiene la scarpa;
  • sta a prua e a poppa;
  • là il merlo tace;
  • il ponte lo difende.
Riusciranno i nostri eroi a scoprire il luogo dove è finito Paperone?

martedì 2 aprile 2019

Cartoomics 2019: Tutta questione d'abbraccio

Con l'uscita del resoconto conclusivo su Cartoomics 2019 scritto insieme con Amedeo Scalese e Andrea Bramini, mi permetto di segnalarvi, incorporando i miei video, le interviste che ho realizzato durante la fiera fumettistica milanese. Oggi inizio con le interviste disneyane, partendo dal video che documenta l'abbraccio di Roberto Gagnor prima dell'intervista stessa. Per questo prezioso contributo devo necessariamente ringraziare Amedeo, che, conoscendo come il sottoscritto l'intenzione di Gagnor, ha avviato la registrazione ben prima dell'intervista stessa:

domenica 17 febbraio 2019

Topolino #3299: Il tempo del sogno e altre storie

Il numero di Topolino dedicato a San Valentino sin dalla sempre bella copertina di Giorgio Cavazzano si caratterizza nell'uso (o forse nell'abuso) del classico cliché di coppia che convolge sia Paperino e Paperina, protagonisti della storia d'apertura, sia Topolino e Minni, protagonisti di quella di chiusura. Questa settimana, però, inizierei dalla storia d'apertura, ricca di spunti mitologici e astronomici che vale la pena approfondire sin da subito. Prima, però, vi ricordo di andare a leggere la recensione di Paperoga mentore dadaista sul Caffé del Cappellaio Matto.
Viaggio in Australia
Nonostante l'Australia sia stata occidentalizzata dopo l'arrivo dell'esploratore britannico James Cook, è ancora in qualche modo una terra di misteri, al pari di molte delle zone meno esplorate di Africa e America latina. Il boomerang stellare, storia di chiusura del numero, scritta da Silvia Martinoli per i disegni di Valerio Held, porta Topolino e Minni proprio in questa terra misteriosa, essenzialmente per via della sua lontananza, sulle tracce del perduto Indiana Pipps.
Lo sviluppo della trama è quello tipico di una storia di genere: un diario misterioso, con il mistero di due scritture simili ma non esattamente identiche; la ricerca di un fantomatico luogo dalle proprietà magiche; un viaggio esotico. Il tutto condito con una serie di spunti interessanti che vale la pena approfondire, anche solo con poche righe, con l'unico difetto di una descrizione un po' stantia e ripetitiva del rapporto di coppia Topolino-Minni, troppo ripiegato sui classici cliché, senza contare l'assurdo abbigliamento cittadino con cui i due vanno alla ricerca di Indiana Pipps nei deserti australiani.
Tutto questo non inficia la godibilità della storia, e anzi il ruolo chiave giocato da Minni e gli spunti presenti nella trama controbilanciano i fattori negativi.
La storia è in particolare ambientata in due zone particolarmente interessanti dell'Australia: la piana di Wurdi Youang e il massiccio di Uluru, più noto come Ayers Rock. Partiamo da quest'ultimo, in pratica una vera e propria roccia incastonata in mezzo alla pianura.

domenica 30 settembre 2018

Topolino #3279: di calcio, matematica e supereroi

Le celebrazioni per il novantesimo compleanno di Topolino si interrompono per necessità pubblicitarie: una serie di cinque avventure legate alle Topo Cards, uno speciale pacchetto disneyano delle Cards che Panini ha realizzato in luogo delle classiche figurine dei calciatori.
Prima di esaminare le storie di Topolino #3279 vorrei, però, scrivere due parole su:
Che aria tira a Paperopoli
Con un'unica vignetta Silvia Ziche riesce a sintetizzare non solo la situazione di Paperino all'interno di Topolino, ma anche quella della società, italiana e non solo, schiacciata dalla gerontocrazia. Zio Paperone, infatti, a un Paperino lucidatore di monete che borbotta sulle sue potenzialità, risponde:
Si dà il caso che quelli per essere un numero uno ce li abbia tutti io.
Il problema non è tanto la vignetta della Ziche (come autrice si prende la libertà di scherzare su qualunque aspetto dei personaggi disneyani, e dunque della società), quanto il fatto che, come ormai scrivo da tempo, la maggior parte delle storie con Paperino protagonista che non rientrano nei cappelli di Duoble Duck, PK o Paperinik, salvo rare eccezioni (come a volte capita a Carlo Panaro) hanno esattamente l'atmosfera catturata dalla vignetta iniziale dell'autrice.
Per cui anche una storia come quella che apre l'attuale Topolino #3279 risulta una bella e fresca variazione sul tema.

domenica 13 maggio 2018

Topolino #3259: Un salto nel cyberspazio e altre storie

La storia di apertura del Topolino #3259, che esce nella settimana del Salone del Libro di Torino è dedicata alla meccanica quantistica. Dinamite Bla e il meccanico quantistico è la nuova storia prodotta nel cappello di Topolino Comics&Science. Scritta da Fausto Vitaliano per i disegni di Stefano Intini, propone una serie di spunti interessanti, alcuni dei quali li ho esaminati con un certo dettaglio Al caffé dell Cappellaio Matto. Resta allora da vedere cosa è successo nel resto del numero.
Spia cyberpunk
Il secondo episodio di Nemici come prima, lasciato nelle capaci mani di Tito Faraci, sfocia nel cyberpunk grazie a un'ampia porzione della storia ambientata nel cyberspazio. Dotata di un buon ritmo e di dialoghi brillanti, scherza sugli appassionati di serie televisive, che grazie al nuovo modo di fruirle, sono sempre attenti a evitare gli spioler sulle stagioni che stanno seguendo, ritrovandosi ora a sviare una sesta, ora una decima, ora un'ottava stagione!
Ottima la prova di Stefano Zanchi: lo stile dinamico e l'ottima gestione di espressioni e movenze rende il segno particolarmente gradevole. Particolarmente efficaci sono, poi, gli agenti di Actinia: un florilegio di paperi, piccioni, pellicani con quell'acquilotto di Z a guidarli, che spuntano da ogni angolo delle vignette dove sono ritratti. Per contro si riconosce a stento il tratto, nonostante i crediti in fondo alla prima pagina: molto simile, infatti, lo stile a quello di Andrea Freccero.

martedì 10 aprile 2018

Topolino #3254: l'irraggiungibile saltatore e altre storie

Sul numero attualmente in edicola che già domani in alcune parti d'Italia verrà sostituito dal numero che sancisce il nuovo restyling di Topolino, si conclude L'orizzonte degli eventi, saga pikappica scritta da Francesco Artibani per i disegni di Lorenzo Pastrovicchio. L'articolo su questa nuova storia verrà molto probabilmente pubblicato a ridosso della ristampa di lusso prevista per i primi di maggio, per cui anche questa settimana mi concentrerò sul resto del sommario (o quanto meno su una sua porzione) iniziando dalla storia conclusiva.
Paperino a caccia di rane
Due autori oggi classici come Carlo Panaro e Alessandro Del Conte si riuniscono per narrare una deliziosa avventura, L'irraggiungibile saltatore, che unisce ispirazioni differenti in una storia che al vecchio lettore da la sensazione di essere un collage comunque gradevole ed efficace.
Paperino e nipotini, infatti, si ritrovano nelle paludi alla ricerca di un ranocchio saltatore da fotografare per un concorso naturalistico. Alla fine la storia si concluderà con la più classica delle sfide saltatorie tra ranocchi, ma nel mezzo ecco un galone abbandonato, che si scopre essere un deposito provvisorio per Paperon de' Paperoni, e l'incontro con gli immancabili Bassotti, sempre alla ricerca di un modo per arricchirsi.
L'ispirazione generale della storia sembra venire da alcuni classici, su tutti le barksiane Paperino e le rane e soprattutto Il saltatore Catapulta. Non è da escludere nemmeno un'ispirazione proveniente dall'italiana Il saltarana di Guido Martina e giorgio Bordini, ma è fuor di dubbio che Panaro opera una trasformazione dei soggetti per adattarli alla sensibilità moderna: dalla caccia per scopo manducatorio o per l'ottenimento della vittoria in una gara, si passa alla "caccia fotografica", mentre il rapporto con la rana, essenzialmente conflittuale, diventa di amicizia e rispetto.
In tutto questo si aggiunge l'evoluzione di Del Conte, che ingentilisce ulteriormente il tratto, arrotondandolo in particolare nei primi piani di Paperino, nella figura di Zio Paperone e soprattutto nelle forme dei Bassotti, che risultano esageratamente "pupazzeschi". D'altra parte Del Conte ha collaborato con Romano Scarpa ne La macchina giocografica, sempre su testi di Panaro, ricca di pupazzi.

domenica 24 gennaio 2016

Dal Calisota a Venezia su Topolino #3139

La brevisione del Topolino #3139 di questa settimana è centrata sulle due storie di apertura. In una prima versione mi ero concentrato sulla prima, facente parte della serie de Le strabilianti imprese di Fantomius, ma dopo un successivo ripensamento, ho optato per approfondire soprattutto la seconda, ambientata a Venezia. In questo post leggermente più esteso rispetto alla versione che andrà effettivamente online recupero quella prima versione:
Una nave della regina Elisabetta I si avvicina alle coste di Nuova Albione, lì dove sorge il borgo che diventerà Paperopoli. A bordo della nave il pirata sir Francis Drake inveisce contro il Duca Pazzo, ovvero Richard Quackett.
Marco Gervasio continua l'opera di inserimento di Fantomius all'interno della continuity di Barks-Rosa, sia assegnando all'avo di Fantomius il ruolo del Duca Pazzo, costruttore del maniero citato ne Il castello del duca pazzo di Carl Barks, sia incrociando la strada dei Quackett con quella di Francis Drake, più volte citato dall'Uomo dei Paperi e che secondo Don Rosa costruì il Forte Paperopoli il 17 giugno del 1579.
La storia scritta da Gervasio è abbastanza ordinaria, sviluppandosi tra la trama ambientata nel passato e il furto nel presente di Fantomius: i due soggetti si intrecciano per risolversi insieme, senza riuscire a proporre un qualche reale guizzo narrativo, a parte qualche divertente battuta che riesce a strappare un paio di sorrisi. Sembra quasi che la serie stia procedendo stancamente, adagiandosi su una struttura consolidata, mentre la trama generale si sviluppa lentamente verso lo scontro con un avversario vicino al ladro gentiluomo.
Come già rilevato per Gli anelli di Cagliostro, anche sul lato grafico c'è ben poco da segnalare, a parte l'interessante interpretazione di Francis Drake, leggermente più piratesca e spigolosa rispetto a quella di Don Rosa.

venerdì 1 gennaio 2016

Buon anno da Paperopoli


da Paperino e il capodanno positivo di Carlo Panaro e Valerio Held - Topolino #3136

lunedì 19 ottobre 2015

Topolino #3125

Settimana scorsa non sono riuscito a scrivere una recensione completa di tutto il numero, che presentava una storia in due parti dei Wizards of Mickey: la brevisione di tale storia potete leggerla su LSB. Questa settimana, invece, il numero è stato brevisionato da Andrea Bramini che si è concentrato sull'ultima storia, anche questa in due tempi, di Pippo reporter. Eviterò in quanto segue accenni all'avventura, ricca comunque di citazionismo e di passione disneyana, visto che spero di scrivere qualcosa di più esteso sulla serie stessa in futuro.
Passiamo allora al resto del sommario:
Papero (poco) al top di Roberto Moscato e Ottavio Panaro si concentra sul mondo della televisione e in particolare sugli aspetti fittizi dei reality show. In questo caso è Paperino il protagonista che si deve spacciare per il ricco e viziato nipote di Paperon de Paperoni: non sono io a dover sottolineare cosa ci sia di sbagliato in tutto ciò!
La storia in sé è veloce e divertente, ricca di gag e con un finale forse un po' scontato ma comunque gradevole. Nulla di particolare da aggiungere sui disegni di Panaro, che personalmente non è il mio disegnatore preferito, anche se il suo stile può essere definito scarpiano (o quasi).

sabato 5 settembre 2015

Topolino #3119: il finale di Papere alla riscossa

Come da consuetudine delle ultime settimane ecco la recensione completa di Topolino #3119. Questa volta la recensione parte con il testo quasi integrale della brevisone dell'ultimo episodio di Papere alla riscossa, storia in cinque puntate di Marco Bosco e Silvia Ziche.
Come già scritto in occasione del primo episodio, Papere alla riscossa si distingue innanzitutto per la trama incentrata sul tema ecologico dello sfruttamento del territorio e della speculazione edilizia. Si comprende sin da subito che il tema è sentito dalla coppia di autori: le gag sono pressoché inesistenti, salvo alcune rare battute che al massimo strappano un sorriso, o quelle prettamente visive e ben interpretate da Ziche, come Nonna Papera provata dal lungo discorso fatto all'assemblea dell'Accademia delle Pannocchie per permettere la conclusione delle indagini.
La storia scritta da Bosco si suddivide, infatti, in due filoni narrativi ben distinti: quello di approfondimento ecologico-politico e quello investigativo. Mentre il primo è stato trattato in maniera efficace in ogni episodio, il secondo ha risentito della diluizione della storia in cinque puntate, riuscendo molto più efficace nell'ultima, anche grazie a un'ottima gestione della tensione narrativa e all'alternanza tra le scene nell'Accademia e nel covo dei criminali.
Forse, nel complesso, avrebbe giovato a una storia tutto sommato buona concedere uno spazio maggiore a ciascun singolo episodio rispetto alle 20 pagine che sono state utilizzate su ciascuno dei cinque Topolino.