Della sua attività scientifica nel campo della fisica teorica, una delle più corpose è stata quella che si è concentrata sui messaggi superluminali. Non scendo nel dettaglio né dell'argomento in generale, né di suoi aspetti specifici, almeno per il momento, e mi limito, come piccolo ricordo della sua opera, a proporvi un abstract, in italiano, di un suo articolo uscito nel 1986 sul Nuovo Cimento:
I modelli ortodossi costruiti per spiegare le apparenti «espansioni superluminali» osservate in astrofisica — e qui brevemente riassunti e discussi, insieme coi dati sperimentali relativi — sembra non abbiamo avuto troppo successo, specialmente se posti a confronto con le piú recenti osservazioni, le quali suggeriscono la presenza di meccanismi di espansione complicati anche con possibili accelerazioni. A questo punto, quindi, può essere di qualche interesse esplorare i possibili modelli alternativi, in cui abbiano luogo effettivi moti Superluminali. Per preparare il terreno partiamo da un principio variazionale, introduciamo le basi di una meccanica dei tachioni nell’ambito della relatività speciale, e individuiamo il comportamento che ci si aspetta da parte dei tachioni quando essi interagiscono (ad esempiogravitazionalmente) tra di loro o con la materia ordinaria. Si esaminano, quindi, e si sviluppano i piú semplici modelli «Superluminali», prestando particolare attenzione alleosservazioni a cui essi darebbero luogo. Si conclude che alcuni di tali modelli appaiono fisicamente accettabili e statisticamente favoriti rispetto a quelli ortodossi.
Recami, E., Castellino, A., Maccarrone, G., & Rodono, M. (1986). Considerations about the apparent «superluminal expansions» observed in astrophysics. Il Nuovo Cimento B (1971-1996), 93(2), 119-144. doi:10.1007/BF02722327
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