Stomachion

sabato 13 marzo 2021

Topolino #3407: I segreti del deposito

Era da non ricordo quanto tempo che su Topolino non veniva pubblicata una storia a puntate degna di questo nome collegata al nuovo gadget componibile. D'altra parte quello che è abbinato ai prossimi Topolino (e anche a un paio di altri albi collaterali) è anche il più complesso dei gadget fin qui proposti da Panini Comics: il deposito di Paperon de Paperoni.
Introdotto da una delle più brutte copertine mai realizzate da Giorgio Cavazzano, I segreti del deposito vede Alessandro Sisti come scrittore per i disegni di un tuttosommato "scolastico" Giuseppe Facciotto. La storia presenta l'ennesimo tentativo di rapina dei Bassotti, ma questa volta con una variazione fondamentale: la banda dei segugi da caccia (il beagle è il tipico cane da caccia alla lepre inglese) decide di allontanare Battista dal deposito ideando un fantomatico ritrovo di maggiordomi per potergli carpire in maniera soft e senza sospetti tutti i segreti della struttura del deposito.
Questo spunto decisamente interessante fino a ora ha portato, in questa prima puntata, a narrare di come i Bassotti abbiano circuito il maggiordomo di Paperone, verso un piano che, dai tempi di Carl Barks prima e Romano Scarpa poi, sembra il piano più efficace mai ideato dalla banda di Capitan Bassotto.
Il resto del sommario presenta la storia celebrativa dei 25 anni di PKNA, sempre di Sisti ma con Lorenzo Pastrovicchio al fianco, altre due storie lunghe e due brevi.
Le due lunghe, per quanto gradevoli e tutto sommato divertenti, alla fine risultano anche piuttosto deludenti, seppur per motivi diversi. Semplice, pulito, diretto di Marco Nucci e Nicola Tosolini, al di là dei dettagli di trama, è semplicemente un modo semplice, pulito e diretto per buttare nella spazzatura tutto il gran lavoro compiuto da Casty (ma non solo lui) per riportare Macchia Nera ai livelli che merita. E invece Nucci tira fuori dal cilindro una storia brasilian style.
La storia conclusiva, L'impresa spaziale di Pier Giuseppe Giunta per i disegni di un ottimo Roberto Vian (forse al momento l'unico disegnatore in grado di reggere il confronto con Pastrovicchio) è una storia eccessivamente naif sul successo di Filo e Brigitta con un'agenzia spaziale privata tirata su letteralmente dal niente e con un'improvvisazione piuttosto imbarazzante. Una storia che potrebbe anche colpire i bambini, ma sappiamo che su Topolino sono stati abituati ad esempio proprio da autori come Sisti a leggere storie molto più accurate dal punto di vista scientifico e tecnologico.

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