Pensavamo che i problemi con Mr. Vertigo fossero finiti, e invece Marco Nucci ha pensato bene di rompere molto presto l'incertezza e riportare il personaggio sulle pagine di Topolino. Affiancato da Ottavio Panaro, Nucci ripropone il suo personaggio grazie a un particolare stratagemma: un film dedicato alla vicenda. Il regista, Alfred Lang (evidente riferimento a Fritz Lang) lascia, però, intendere che secondo lui la vicenda ha ancora molto da raccontare e chiude il film con il classico finale aperto, preparatorio per un sequel. Proprio questo dettaglio incuriosisce Topolino, che così riprende a interessarsi della storia.
La prima puntata de L'ombra di Mr. Vertigo, nuovo capitolo della saga, presenta alla fine alcuni elementi di interesse, tipici della storia e della narrazione impostata da Nucci, ma anche alcuni elementi di perplessità. Il primo è l'inserimento del Macchia Nera di Nucci all'interno della continuity di Vertigo, e la cosa personalmente mi dispiace e non poco, vista la pessima caratterizzazione dello storico avversario di Topolino fornita dallo sceneggiatore. L'altra perplessità è relativa alla storia in se: in pratica le quattro righe di cui sopra hanno esaurito tutto quello che c'era da scrivere sulla storia, a parte un insgolo dettaglio. E quando puoi riassumere una storia in modo così breve, forse il punto non sono le capacità di sintesi, ma proprio la storia in sé. Soprattutto se si pensa che, molto probabilmente, si concluderà settimana prossima.
Il resto del sommario vede la seconda puntata dei Segreti del deposito di Alessandro Sisti e Giuseppe Facciotto, che prosegue sulla falsariga della puntata precedente senza che i Bassotti riescano a dare una svolta ai risultati negativi dei loro storici assalti. C'è forse un unico dettaglio che potrebbe costituire un marginale interesse in vista di una conclusione abbastanza scontata: come abbia fatto Battista a scoprire il piano bassottesco.
Nel complesso risulta una delle storie migliori in un numero tutto sommato mediocre dove comunque spicca per tematica e interesse Supersoldier di Marco Bosco e Vitale Mangiatordi, storia della serie Double Duck ambientata in un era pre-reboot che non si capisce bene se realizzata appositamente per l'uscita del nuovo Definitive Collection dedicato alla serie o se è un ripescaggio di magazzino. La citazione del reboot nell'articolo introduttivo, ad ogni modo, lascia un po' così, visto che in pratica questo reboot sembra decisamente fermo. Ad ogni modo siamo di fronte a una storia abbastanza classica per la serie, che sembra anche vagamente ispirata al famoso Rapporto Pellican.
Ultima menzione ca a La magia tecnologica di Marco Palazzi, che ne ha proposto il soggetto, Massimiliano Valentini e i disegni di Giulia La Torre, che si presenta ai lettori di Topolino con uno stile che ricorda un po' lo studio Comicup, un po' l'Andrea Ferraris dei tempi migliori. L'idea di base della storia è quella di Amelia senza poteri, che non si usava ormai da almeni un decennio, e che tutto sommato viene declinata in maniera divertente e dinamica.
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