
Con uno stile chiaro, ma con un evidente "dente avvelenato" nei confronti dei decisori politici e della rapacità degli imprenditori, l'autore ci accompagna tra i monti e le valli alpine, raccontando di come la montagna è stata trasformata in funzione del profitto: non solo il suo aspetto, con grandi cementificazioni dovute alla costruzione di impianti sciistici, ma anche l'adattamento, se così vogliamo dire, di molti abitanti dei luoghi assaltati dagli imprenditori, che hanno cercato di fornire un'immagine "genuina", dove però questa genuinità è declinata secondo ciò che i turisti si aspettano di trovare, e non secondo ciò che veramente c'è.