La Sicilia è una delle due isole principali dell'Italia (la secona è la Sardegna, la terza sarebbe dovuta essere la Corsica), posta giusto sotto lo stivale e separata dalla Calabria dall'anticamente terribile Stretto di Messina. Con un'idea travolgente e interessante, Dino Buzzati ambienta in un non meglio definito passato dell'isola La famosa invasione degli orsi in Sicilia. Dopo anni di ricerche, ispirate dalla lettura di Topolino e la valle degli orsetti del grande Massimo De Vita, riesco finalmente a trovare questo piccolo romanzo di Buzzati, il primo libro dell'autore lombardo che leggo.
L'opera di Buzzati si divide in due fasi: la prima, che ha come prologo il rapimento del figlio del re degli orsi, è l'invasione vera e propria della Sicilia da parte della comunità dei plantigradi che, spinti da un freddo intenso e terribile, vanno verso fondovalle in cerca di ristoro; la seconda narra del regno di re Leonzio in Sicilia e della permanenza degli orsi tra gli umani.
Gli orsi, soprattutto nella prima fase, vengono descritti come spiriti puri, a contatto con la natura, ma non per questo privi di sentimenti e difetti prettamente umani (Leonzio, per esempio, per la vergogna, preferisce dire che il figlio è caduto da un dirupo piuttosto che ammettere di averlo perso!). Nella loro discesa verso la valle non si aspettano le armi e le astuzie che gli umani mettono in campo contro di loro: la loro avanzata è così rallentata e i nostri eroi affrontano personaggi e luoghi inquietanti, rappresentati con un gusto un po' macabro ma comunque in voga già nei primi cartoni prodotti e realizzati da Disney e Iwerks. Giunti in città, in nostri resteranno per 13 anni e qui Buzzati rappresenterà come la società degli orsi venga negativamente influenzata da quella umana, come una società ingenua e contadina (si potrebbe dire) venga distorta e conosca l'inganno e il complotto, l'avidità e il doppio-gioco della... civiltà!
Buzzati ripropone, in forma favolistica, ma non per questo meno complessa, la contrapposizione già presente in Conan e che poi sarà marchio di fabbrica di un altro autore disneyano, Rodolfo Cimino, tra un rapporto più semplice e sincero tra gli esseri umani e uno, che spesso viene spacciato come civiltà, in cui la menzogna e l'inganno è spesso l'unico modo per comunicare con gli altri.
Una di quelle letture imprescindibili, e che personalmente possa essere un buon punto di inizio per la scoperta di un grande autore dell'immaginario italiano (da notare che le illustrazioni del libro, uscito per la prima volta a puntate su Il Corriere dei Piccoli, sono di Buzzati stesso).
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